Quote rosa, Ricci: “Opposizione non vuole neanche che commentiamo”

da Claudio Ricci
Sindaco di Assisi
Le “critiche dell’opposizione”, che vorrebbe pure impedirci di “commentare la sentenza sulle quote rosa”, sono il segno (il TAR aveva dato ragione al Comune e il Consiglio di Stato no) di un nervosismo dell’opposizione frutto di una constatazione: la gente vuole che gli amministratori si dedichino ai veri problemi e non ad azioni strumentali (la donne, da sole, con la loro forza e intelligenza, sanno bene come acquisire i giusti ruoli).

Per quanto attiene alla sentenza l’opposizione può stare tranquilla: la trasformeremo in un caso nazionale e internazionale in quanto: al momento delle nomine (tre anni e mezzo fa) non c’era la legge e abbiamo scelto assessori i più votati (rispettando gli elettori e il buon senso). Con questa sentenza il Sindaco é stato “privato della sua libera facoltà” (di nominare e revocare gli assessori) e l’opposizione legga bene in quanto il Consiglio di Stato dice che “non c’è stata discriminazione”.

Per la scelta degli assessori il Sindaco ha esplorato, come doveroso, le disponibilità di chi si é candidato e, con questo, si é dimostrato disponibile a collaborare.

La questione “quote rosa” non é finita (nemmeno giuridicamente) e il Sindaco, nel rispetto della sentenza, che indica di “esplorare disponibilità anche esterne alle liste dei partiti”, potrebbe (in itinere di verifica giuridica) finanche, a integrazione degli atti, fare una “evidenza pubblica” per analizzare tutte le possibilità esterne alle liste … al fine di trovare … i profili giusti … (attenzione! Chi semina vento … raccoglie tempesta …).

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