Il Sindaco Claudio Ricci, candidato alla presidenza della Regione Umbria, dopo le diverse migliaia di adesioni, anche e.mail e social network, alla proposta di ridurre, dell’80%, le indennità di presidente, assessori e consiglieri regionali rilancia la proposta “ampliandola su scala politico istituzionale nazionale”.
Tutte le cariche pubbliche, dal presidente della Repubblica a quelle governative, parlamentari, regionali e comunali apicali, nonché le indennità da presidente e consigliere di tutte le società partecipate pubbliche, non dovrebbero avere una indennità superiore a 2500 € al mese (rimborsi spese inclusi).
Non si tratta di una proposta “populista” come potrebbe apparire – cita Claudio Ricci – mentre é un obiettivo essenziale per “riportare valori di vero servizio, etici e una anima autentica alla politica”. Questo eviterebbe, peraltro, campagne elettorali troppo dispendiose, attaccamento “a vita” agli incarichi (favorendo il naturale ricambio) e, soprattutto, rispetto per i tanti cittadini e le imprese che ogni giorno, soprattutto in questo periodo, sono chiamati a fare “molti sacrifici”.
Se Claudio Ricci sarà eletto presidente dell’Umbria, tra i primi primi atti (entro 100 giorni), ci sarà quello di abbassare le indennità di tutti a un massimo di 2500 € al mese (rimborsi spese inclusi). Auspichiamo convinta e ampia adesione a questa proposta che ci appare fondante.
Si, è una proposta sfacciatamente populista.