Antonino Lunghi, riflettere sul futuro economico di Assisi

Questi due anni di crisi pandemica hanno stremato il settore dell’accoglienza

Antonino Lunghi, riflettere sul futuro economico di Assisi

Antonino Lunghi, riflettere sul futuro economico di Assisi


di Antonino Lunghi
Questa mattina mi sono recato al Centro Salute di Bastia Umbra ed ho rivisto le gigantografie della mostra sulle tabacchine. Lo sviluppo economico e sociale di Bastia Umbra  è  dovuto essenzialmente al Tabacchificio “Francesco Giontella” che occupava, negli anni sessanta,  1.200 persone su 9.000 residenti, grazie all’occupazione preponderante femminile  che ha determinato un aumento considerevole del reddito delle famiglie modificandone sostanzialmente in positivo le condizioni economiche. Analoga situazione si è verificata più tardi a S. Maria degli Angeli negli Lunghi, urbanistica e società sono imprescindibilmente connesseanni settanta quando sono nate, grazie alla legge speciale di Assisi, l’ICAP e le aziende legate al Commendator Migaghelli; anche queste aziende caratterizzate da una  prevalente occupazione femminile. Se confrontiamo i dati anagrafici ci rendiamo conto che questo coincide con l’incremento della popolazione di S. Maria degli Angeli.

Quando queste aziende sono entrate in crisi, negli anni novanta, gran parte del personale occupato ha potuto trovare lavoro grazie soprattutto alla crescita del settore dell’accoglienza dovuto soprattutto alle conseguenze dell’incontro inter religioso del 27 Ottobre 1986 voluto da S. Giovanni Paolo II. Altro momento positivo per l’economia della nostra città è quello del post terremoto del 1997 che ha visto un rimbalzo positivo dovuto alla ricostruzione post sisma, affrontata in maniera impeccabile dalla Amministrazione Comunale. Il motto è stato: “SE RIPARTE ASSISI RIPARTE L’UMBRIA”.

  • Questi due anni di crisi pandemica hanno stremato il settore dell’accoglienza e messo a nudo una debolezza del nostro sistema economico.

Non possiamo investire tutte le risorse sul settore dell’accoglienza ma dobbiamo porre attenzione anche al tema delle infrastrutture, che non significa solamente riasfaltare le strade ma pensare ad immaginare soluzioni capaci di generare sviluppo economico e sociale.
In questa prospettiva risultano prioritari due problemi:
  1. Costruire una strategia di sviluppo insieme a Bastia Umbra per rafforzare la nostra area urbana che complessivamente ammonta a 50.000 abitanti.
  2. Rendere appetibili le nostre due più importanti aree industriali: S. Maria degli Angeli e Petrignano.
Risulta quindi centrale risolvere i problemi urbanistico-amministrativi relativi alla zona industriale di S. Maria degli Angeli, e riqualificare l’area in prossimità della rotonda lungo la S.P. 404 e via dei Vetturiali che costituisce l’asse principale di attraversamento con quella di Bastia Umbra.  Ma anche realizzare il sovrappasso della Ferrovia lungo la strada Provinciale SP247 di Petrignano che è condizione fondamentale per lo sviluppo della zona industriale di Petrignano di Assisi ed altro ancora.
Tutto questo per dire che l’attenzione della prossima Amministrazione dovrà essere rivolta non solo al settore dell’accoglienza con quello che comporta ma anche ad altre problematiche che possano garantire uno sviluppo economico stabile.

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