Archè. La sfida delle idee, cantiere Partito Democratico dell’Umbria, ad Assisi
«L’obiettivo è ambizioso: un nuovo metodo in un partito rigenerato, con un’identità ideale sempre più forte e riconoscibile, con progetti all’altezza e metodi coinvolgenti, con strumenti sempre più inclusivi. La strada in salita ma piena di sfide affascinanti», a dirlo è Tomasso Bori, segretario del Partito democratico dell’Umbria.
«Fra qualche giorno – scrive in una mail -, ad Assisi, il Partito Democratico dell’Umbria aprirà un grande cantiere di idee e partecipazione, ispirato da un obiettivo primario, che è quello di sperimentare nell’azione politica un nuovo modello di condivisione e di elaborazione. Lo farà celebrando, su due giorni, il 18 e il 19 settembre, una conferenza programmatica titolata “Archè. La sfida delle idee”, che non sarà un evento a sé, ma un pezzo di un percorso molto più articolato, nato all’inizio dell’estate con un comitato promotore e gruppi di lavoro e che si svilupperà nei prossimi mesi con i forum e con il coinvolgimento di quanti vorranno contribuire, ciascuno secondo le proprie aspirazioni e le proprie possibilità».
Perché Archè? Archè è per i filosofi greci il principio, la sostanza, gli elementi imprescindibili da cui tutto trae origine.
«E Archè – scrive – è la parola che abbiamo scelto, sfidando noi stessi, per definire non solo la conferenza, ma anche, in senso più generale, il metodo che vogliamo dare al nostro impegno e alla nostra azione politica. Perché in Archè – e nella conferenza programmatica – c’è la nostra visione del Pd e della sua missione, c’è la pratica di una sfida e di una promessa, quella della politica come passione e impegno collettivo, come laboratorio partecipato di idee che aspirano a migliorare le nostre comunità; tutto nasce da questo elemento imprescindibile, la compartecipazione».
L’abbiamo scritto con la “e” capovolta, simbolo di inclusività, e con l’accento, perché l’inclusività “è”, qui, ora. Siamo convinti, infatti, che “l’anima umana ha bisogno di partecipazione disciplinata a un compito condiviso di pubblica utilità, e ha bisogno di iniziativa personale in questa partecipazione”, per dirla con Simone Weil. |
La conferenza programmatica sarà l’innesco di una fase nuova, una nuova stagione: il Pd vuole darsi un nuovo metodo fondato sull’ascolto e sulla discussione, sul confronto e sulla sintesi. In una parola: sulla partecipazione.
Che è la chiave, non l’unica ma certo la più importante, per rilanciare il Partito Democratico, insieme a un campo progressista largo e più in generale alla politica.
«Vogliamo – dice Bori – allargare le nostre porte e coinvolgere le persone sui temi centrali per lo sviluppo dei territori e per comunità più solide, sostenibili e solidali. Vogliamo fare del Pd una forza portatrice di progetti all’altezza delle sfide che i tempi ci impongono, rafforzando e sviluppando con strumenti innovativi percorsi di approfondimento, studio e confronto. Per questo Archè non inizia e non finisce il 18 e il 19 settembre. Abbiamo già definito ruoli tematici nelle segreterie e organizzato i primi gruppi di lavoro. Ora, ad Assisi, apriremo la discussione, con l’intento di dare continuità al percorso con gli strumenti e nei luoghi che metteremo a disposizione, agli iscritti e ai simpatizzanti, ai circoli e agli amministratori, alle associazioni e alle parti sociali, perché ciascuno si senta protagonista di una nuova fase e di una nuova storia 175.
Poi, nei prossimi mesi, saremo impegnati a raccogliere e tradurre le sollecitazioni ideali che saremo in grado di suscitare fino a costruire il nostro nuovo canovaccio di priorità e programmi per l’Umbria che verrà, lontana dagli schemi reazionari che il centrodestra al governo della regione vorrebbe fabbricare. |
Da qui dovrebbe partire una fase nuova del Partito Democratico in Umbria, per costruire – insieme a quanti vorranno con passione, ambizione, responsabilità, portare il proprio contributo – un futuro alternativo che parte dalle idee e dalle persone. Per un Pd più forte, coinvolgente, inclusivo. Per un’Umbria più aperta e innovativa, solida e solidale, inclusiva e sostenibile.
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