di Maro Renzini
Continua anche ad Assisi la raccolta firme per la campagna referendaria ” Cambiamo noi ” sostenuta localmente dal Circolo Bellaciao di Sinistra Ecologia Libertà, dal Circolo Peppino Impastato del Partito della Rifondazione Comunista e dalla Lista civica Buongiorno Assisi. Il prossimo appuntamento per poter firmare i cinque referendum è domenica 8 settembre 2013, dalle 10,30 alle 13, in piazza del Comune. Mentre gran parte della politica e i partiti che sostengono il governo Letta sono immobili e paralizzati, noi ci muoviamo. Praticando e attivando la vita democratica di un Paese che non ha quasi mai avuto riforme vere se non quelle che il popolo italiano spesso ha imposto con i referendum.
Pur sapendo bene che l’attenzione dei cittadini è concentrata giustamente sui temi della disastrosa crisi economica e sociale che sta devastando il Paese e che le priorità rimangono quelle del lavoro che non c’è, delle vecchie e nuove povertà che stanno aumentando sempre di più, del forte disagio giovanile di intere generazioni ormai senza futuro, riteniamo che le lotte per la giustizia sociale e quelle per ottenere più diritti civili debbano sempre restare in forte connessione.i Come nella migliore tradizione della sinistra. I cinque quesiti referendari riguardano: 1-2) Immigrazione: abrogazione delle norme che ostacolano il lavoro e il soggiorno dei migranti . Per eliminare il reato di clandestinità, un reato aberrante che punisce una condizione anziché una condotta e per cancellare quelle leggi che incidono sulla clandestinizzazione e precarizzazione dei lavoratori migranti. 3) Divorzio breve: per togliere i tre anni di separazione obbligatoria prima di ottenere il divorzio. Vogliamo che si diminuisca il carico sociale e giudiziario che grava sui cittadini e sui tribunali in termini di costi e durata dei procedimenti. 4) Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille: per restituire ai cittadini l’effettiva possibilità di decidere.
La quota relativa alle scelte non espresse sull’8xMille (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno, ridistribuita alle confessioni religiose) deve rimanere in capo al bilancio generale dello Stato a sostegno del lavoro e dell’economia. 5) Niente carcere per fatti di lieve entità della normativa sugli stupefacenti: per eliminare quelle norme che riempiono le carceri di consumatori. Vogliamo – essendo impossibile una vera legalizzazione, a causa di convenzioni internazionali stipulate dall’Italia – che sia evitata la pena detentiva per fatti di modesta entità, mentre resterebbe la sanzione penale pecuniaria. Ad Assisi si può firmare anche in comune (orari ufficio: 8-14 dal lunedi al venerdi; nel pomeriggio di martedi e giovedi dalle 15 alle 18). A santa Maria degli Angeli presso la delegazione comunale (orari ufficio: 8,30-12,30 dal lunedi al venerdi; nel pomeriggio di martedi e giovedi dalle 15,30 alle 17,30)
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