(assisioggi.it) ASSISI – La nuova invettiva del capogruppo del PD assisiate, Simone Pettirossi, questa volta, più che una reprimenda sembra una favola di “Greta Blu”, nata per volare lontano, per toccare il cuore della gente. Le favole si amano, si raccontano, si vivono, si sognano, e come un sogno sanno di fantasia e di speranza, di mondi incantati e di pensieri buoni. Sarà stata l’atmosfera emotiva, collegata alla recente visita del primo Pontefice francescano, che ha offerto per giorni e giorni ad Assisi una ribalta internazionale, ad esaltare la potenzialità del racconto e dell’auspicio del “nostro”, che si è abbandonato ad una “catechesi” amministrativa sull’ambiente, per un’Assisi più verde e più curata, per una manutenzione delle strade meno saltuaria (in particolare nelle zone di montagna, ma anche in pianura), per una raccolta dei rifiuti migliorabile, e chi più ne ha più ne metta, il tutto naturalmente con riduzioni tariffarie, nonostante i consistenti tagli governativi già intervenuti (ma di questo Pettirossi non fa cenno perché continua a non accorgersene).
Ma sappiamo – seguendo tracce freudiane – che una fiaba è un racconto che non ha bisogno di supporre alle sue spalle una logica e una ragione: è il libro dell’infanzia di ciascuno. Che sia la fiaba di Edipo o quella del brutto anatroccolo, la narrazione è giustificata soltanto dal racconto. Se così non fosse, Simone Pettirossi avrebbe sicuramente sbagliato momento per abbandonarsi a certi ritornelli, a certe filastrocche che sono soltanto una deformazione di comodo della realtà ordinaria del nostro comune, certificata da milioni di visitatori che considerano Assisi ed il suo territorio una mèta ambìta non soltanto per la spiritualità che ne promana.
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