Assisi, “Teatro Metastasio, cantiere fermo e futuro incerto”
Le Immagini che fanno rumore. All’attenzione della città una foto che ricorda i ritardi della riapertura del Teatro Metastasio. Non ci è sfuggita e non sarà mancata di essere osservata da tanti cittadini, la presenza di alcune fotocopie incollate sulla barriera che delimitano il cantiere del Teatro Metastasio di Assisi.
Ben rappresentata ed evidenziata su queste, l’immagine del vecchio teatro all’italiana con tanto di palchi e platea, eretto nel 1835, esattamente come era prima dell’ultimo restauro che lo ha trasformato, secondo la richiesta e l’ammodernamento, molto discutibile, del tempo, in sala cinematografica nel 1948. Ancora oggi il teatro sta subendo dei nuovi lavori di ammodernamento che dovrebbero riportarlo all’antica fisionomia e dunque alla sua antica destinazione, tuttavia il cantiere non sembra mai avere una fine: i ritardi nella sua apertura si contano in anni e probabilmente, come in tutte le lungaggini anche i costi ed i disagi per i residenti si sono moltiplicati. La presenza delle fotocopie, riproducenti la foto, inizialmente ci ha fatto pensare ad una misera pubblicità realizzata dalla amministrazione per annunciare la fine dei lavori e la prossima apertura con tanto di inaugurazione del teatro in questione, ma la pochezza delle immagini e l’assenza delle date ci ha immediatamente dissuasi. Facile immaginare a questo punto, come l’intuizione fantastica di uno o più cittadini, possa aver dato luogo ad una delle più sorprendenti azioni comunicative.
Una protesta silente, con un’immagine in bianco e nero del vecchio teatro. Anonima, essenziale, ma immediatamente diretta, forte perché scarna e perché non supportata da articolo di giornale e dal risalto mediatico. Eseguita, questo il messaggio, per richiamare l’attenzione di tutti, sui ritardi nella riqualificazione di questo sito e dell’ennesima promessa mancata da parte della amministrazione.
Il Metastasio é un luogo che é anima della città perché posto di cultura e di incontri, baricentro della attività teatrale e rappresentativo di eventi e della creatività del territorio di cui la città è oramai stata miseramente privata da anni. L’amministrazione non fa menzione della sua riapertura, dei costi aggiuntivi per i ritardi dei lavori, del disagio creato alla città e alle associazioni che ne potrebbero far uso per le proprie finalità. L’amministrazione non ascolta, non risponde e tace, come ogni volta. Una costanza che si ripete quando è messa con le spalle al muro e non ha giustificazioni. Le foto sono ancora appese, ancora in buona visione. Il messaggio affonda la sua lama come un fendente di fioretto. Le immagini fanno rumore. Ora chi ha testa intenda! La gente è stanca delle promesse annunciate e mai realizzate. La città non alza la voce, ma manda segnali e questi cominciano ad essere veramente tanti, in particolare sulle grandi questioni che attendono da tempo una soluzione: la rimodulazione del traffico, l’arredo urbano, la riqualificazione di edifici storici, dei centri di aggregazione nelle frazioni, del parco e del verde pubblico, la pulizia di strade e piazze, il controllo del territorio, il consumo del territorio, l’impiantistica sportiva. Tutto ancora sospeso, Teatro Metastasio compreso e chissà ancora per quanto.
Anche questa volta l’autoreferenzialità di questa giunta (volutamente in minuscolo) appare in tutta la sua piccolezza: pensate al nuovo arredo urbano, pensate al nuovo piano del traffico locale…….bravi e soprattutto bravi coloro che hanno ridato fiducia a chi dopo 5 anni aveva palesemente dimostrato la propria incapacità politica a governare una città come Assisi.