Centri Estivi per i minori ai privati ad Assisi, è polemica
È passato oramai qualche mese dalla nostra denuncia sulla mancata realizzazione da parte del Comune di Assisi dei Centri Estivi per i minori demandati interamente alla privata iniziativa, cosa che non accadeva da molti anni nel nostro Comune, e purtroppo oggi dobbiamo nuovamente, nostro malgrado, tornare sulla vicenda per segnalare una “anomalia” nella assegnazione dei fondi stanziati dal Ministero della Famiglia destinati a tale scopo.
Ci giungono infatti da più parti le lamentele di soggetti privati e associazioni che, sopperendo alla mancanza di centri estivi comunali, hanno effettuato da giugno a settembre tale importantissimo servizio nei riguardi di ragazzi rimasti segregati in casa per mesi a causa del Lockdown.
Veniamo ai fatti, con Decreto del 25 giugno 2020 del Ministero della Famiglia, sono state ripartite “risorse” tra i Comuni che avevano manifestato alle Regioni la disponibilità ad attivare i centri estivi, le risorse messe a disposizione in attuazione del art.105 del D.L. 19 maggio 2020, n.34 riservate al Comune di Assisi risultano essere di € 72.665,67
Con delibera Comunale n.135 del 05/11/2020 riguardante “Risorse di cui all’articolo 105 finanziamento dei centri estivi 2020 e contrasto alla povertà educativa…….. criteri per l’assegnazione e il riparto dei fondi destinati al potenziamento dei centri estivi”, la Giunta, unico assente l’assessore Paggi, ha stabilito di ripartire tale somma nel seguente modo, 48.571,09€ per la “riqualificazione” delle cinque aree verdi utilizzate dai privati per lo svolgimento dei corsi e i restanti 24.094,58€ per le attività svolte dai privati stessi.
Il Comune giustifica tale scelta asserendo di avere ricevuto parere positivo dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia, ovviamente non dubitiamo che tale parere positivo sia stato effettivamente ricevuto ma ci chiediamo perché e a quale titolo sia stato richiesto e soprattutto se sia giusto destinare solamente il 30% di tale somma ai privati e alle associazioni che tanto hanno fatto per i nostri ragazzi, oltretutto dalla stessa delibera si evince che l’assegnazione dei contributi da parte del Comune implica l’integrale accettazione di tale “ripartizione”, in pratica “o si fa come diciamo noi oppure niente rimborsi” (punto 3).
Se da una parte riteniamo sia una lodevole iniziativa la “riqualificazione” di aree verdi comunali dall’altra ci chiediamo quali danni possano avere apportato a tali aree i ragazzi dei Centri Estivi e soprattutto perché utilizzare ben il 70% della somma che il Ministero per la Famiglia aveva chiaramente destinato ad altro, inoltre non ci risulta che in altri Comuni sia accaduta cosa analoga, solo per fare qualche esempio riportiamo alcune cifre sui finanziamenti ricevuti da altre Amministrazioni Umbre:
Comune di Spello: 21.897,08€
Comune di Foligno : 149.252,81€
Comune di Trevi: 24.055.20€
Comune di Umbertide: 46.610.25€
Comune di Corciano: 46.875,58€
Comune di San Giustino: 29.371,56€
Tutti questi Comuni hanno utilizzato il 100% di queste somme per rimborsare i soggetti privati e nel caso del Comune di Umbertide una parte per i Centri Estivi organizzati direttamente.
Come sempre la Lega è al fianco dei lavoratori e delle associazioni che con diligenza e abnegazione svolgono i loro compiti, riteniamo pertanto che non sia corretto destinare a tali importanti realtà del nostro territorio solamente le briciole, soprattutto in momenti di grande difficoltà anche economiche come questi, chiediamo pertanto che il Comune di Assisi riveda questa sua decisione ed assegni a chi di diritto l’intera somma a cui era inizialmente destinata.
Lega Comprensorio Assisano
Commenta per primo