E’ vero Eugenio Guarducci si è dimesso, non ha retto alle polemiche su UniversoAssisi

LA CONFERMA CI ARRIVA DA UNA PERSONA A LUI VICINA, CHE SI E' MOLTO COMMOSSA

UniversoAssisi e polemiche, si sgonfia bolla speculativa politica

E’ vero Eugenio Guarducci si è dimesso, non ha retto alle polemiche su UniversoAssisi

di Marcello Migliosi
Eugenio Guarducci si è dimesso. E’ vero, chi ce lo ha detto è persona a lui molto vicina. Di fatto, quindi, la Giunta di Stefania Proietti, perde la sua “punta di diamante”. 
Assessore di rottura, certo, ma che, in ogni caso ha avuto un coraggio – forse senza pari – di affrontare la creazione e l’organizzazione di un festival difficile da ideare, difficile da creare e osteggiato in tutte le maniere. Fino a questa mattina presto, lo ripetiamo, ci siamo scambiati messaggi su WhatsApp, si è parlato del “misterioso trombettista” del Mortaro, e di cazzeggi vari. Nulla che lasciasse presupporre una decisione così forte. 

Nei giorni che hanno preceduto il Festival, ma un cenno di cedimento. Tensione  a mille sostenuta dalla convinzione di aver creato una iniziativa culturale che Assisi non aveva mai avuto. Forse solo scherzando – come gli è solito – disse un giorno (faccio la sintesi) …chissà come cavolo sono finito a fare l’assessore ad Assisi…

Niente di più di questo. L’assessore esterno di Stefania Proietti, quello che lei stessa ha sempre sostenuto, che ha sempre elogiato, molla a UnivestoAssisi terminato. Certo la politica fa più morti della guerra e per sostenere la tenzone serve essere molto, ma molto allenati. Eugenio, forse, troppo allenato non è. Come tutti gli imprenditori di razza, ascolta solo se stesso, spreme (in senso lavorativo) chi gli sta accanto al fine di realizzare qualche cosa di superiore. E’ uno, in sostanza, che non ci sta ad arrivare secondo.

Nicola Piovani suona, è un successo, il giusto suggello per un festival che, dal punto di vista artistico – e lo ribadisco – dal punto di vista artistico ha centrato il bersaglio.

Non scendo nelle polemiche, non sono solito, lascio – come è giusto che sia – alla politica e ai tanti “polemisti” che scrivono e, a pieno diritto, lo spazio per farlo.

Di errori nel costruire un Festival di quella portata se ne fanno, ma l’arte e la cultura – quella che Assisi non aveva mai visto – ad Assisi sono arrivati. Il tandem costruito con Joseph Grima ha, da questo punto di vista, funzionato benissimo.

Ciò che non ha funzionato l’incapacità di Eugenio Guarducci di reggere all’impatto delle critiche che gli sono arrivate. A volte, purtroppo per lui, se le è cercate, altre volte critiche circostanziate, altre volte attacchi stile “free for all” degli western, alla “do coglio coglio”. Beh lui, a meno che tra le nostre chiacchierate del mattino e la metà giornata sia successo qualche cosa, magari all’interno dello stesso esecutivo o chissà che altro, ha deciso di mollare.

Lo fa all’ultimo miglio, quello più difficile. Sì, perché l’Opposizione sta “affinando” le armi. La città divisa, come scritto dal nostro Lorenzo Capezzali, tra detrattori e sostenitori dell’UniversoAssisi di Eugenio Guarducci. Dalla città, però, anche degli endorsement. Quello di Giulio Franceschini, presidente della Fondazione Iternazionale di Assisi. Comucazione che, puntualmente, abbiamo pubblicato questa mattina.

Certo per la giunta Proietti è uno smacco terribile. Che farà il sindaco? Rifiuterà la lettera di dimissioni del suo assessore preferito?

Certo, conoscendo da anni Eugenio Guarducci, se è arrivato a prendere una decisione del genere è difficile che torni indietro. Ha mille iniziative in corso, in arrivo il Festival di Todi la cui realizzazione era rimasta in forse (così si dice) durante le elezioni, ma poi ha avuto la “benedizione” del nuovo sindaco, Antonino Ruggiano.

E poi il suo “bastimento” migliore, Eurocholate. L’architetto perugino, laurea a Firenze nel 1988, è anche presidente della Apice srl, è il fondatore del brand Costruttori di Dolcezze, dirige l’agenzia Sedicieventi. Insomma di “robe” da fare ne ha. Sì, vero, come dice l’enciclopedia Treccani, Guarducci non è solo nel processo di capitalizzazione dell’eredità imprenditoriale lasciata dal padre Antonio coi Magazzini GiO’, lavora con la sorella Valeria, i fratelli Alberto e Massimo, ma il motore delle idee è il suo.

Forse  però avrei dovuto fare più attenzione all’ultima frase che mi ha scritto alle 7 di questa mattina: “Fa fastidio questa azione ad Assisi“.

Sì avrei dovuto farci più attenzione.

Alcuni degli articoli dei giorni scorsi


La lettera di dimissioni dell’assessore assisano sarebbe arrivata in mattinata dopo una decina di giorni di polemica sui concerti al Mortaro, dove lo stesso ex assessore aveva minacciato di lasciare la poltrona se l’iniziativa non si sarebbe tenuta. Questo è quanto riporta il sito di UmbriaDomani, ma con l’assessore è stato impossibile parlare. Non risponde al telefono, almeno non in questo momento. Legge i messaggi su whatsApp, ma non risponde.

Fino a questa mattina presto aveva scambiato con lui delle battute su tutta la vicenda, aveva preannunciato il comunicato stampa della chiusura del Festival, poi la pubblicazione del sito sulle sue dimissioni. 

Il sito riporta anche un articolo che scrivemmo noi di Assisi Oggi riferito alla poltrona che vacillava, che oscillava per la verità. Eugenio in quell’occasione si fece ritrarre su una altalena e scherzammo su quel fatto e sull’ipotesi di dimissioni. Dura da credere, e potrebbe essere una “Guarducciata”, una sortita del solito guascone. Una goliardata oppure, nell’apparenza monolitico, il buon Guarducci in realtà ha avuto, almeno in questo caso, piedi d’argilla e non ha retto a due mesi di attacchi, anche furiosi, su Mortaro, concerti, scelta dei luoghi e chi più ne più ne metta.

Tutti irraggiungibili, ai telefoni – sindaco compreso – non risponde nessuno: anzi, l’alcalde lo stacca proprio. E noi parliamo attraverso l’instat message di WhatsApp, vediamo che ascolta, ma non c’è verso di avere un contatto diretto.

Guarducci aveva replicato, facendo riferimento alla donna che aveva pubblicato il post. Da lì era scattato anche il baillame politico, con tanto di richieste di dimissioni. Richieste che hanno riguardato anche l’esito dei concerti. L’opposizione aveva parlato di flop, con costi eccessivi rispetto ai risultati, e aveva presentato una mozione di sfiducia. (Da UmbriaDomani)


Chiesta sfiducia Eugenio Guarducci, Centrodestra attacco su UniversoAssisi

I sottoscritti consiglieri comunali Giorgio Bartolini, Emilio Fioroni e Moreno Fortini,

premesso:

  • che le manifestazioni relative al festival Universo Assisi hanno avuto luogo;
  • che per la gente contano i risultati;
  • che nell’ambito del festival Universo Assisi, il cui costo è stato ben superiore rispetto ai 300.000 € preventivati, avrebbero dovuto aver luogo, tra l’altro, le due manifestazioni di maggior interesse al Mortaro del monte Subasio;
  • che tutto ciò è stato ampiamente pubblicizzato e sono stati venduti i relativi biglietti, senza però avere ancora le prescritte autorizzazioni della Regione, che ha espresso il suo diniego, con evidente dilettantismo dei promotori;
  • che quindi le manifestazioni non hanno potuto aver luogo nel posto e con le modalità previste e preannunciate, a dispetto delle rassicurazioni dell’assessore Guarducci e della sindaca Proietti, i quali sbandieravano ai quattro venti che sarebbero state concesse le relative autorizzazioni, ingannando gli acquirenti dei biglietti;
  • che la verità dei numeri è desolante; infatti nonostante le notevoli risorse impegnate, il festival è risultato un flop e non ha raggiunto lo scopo prefissato di rilanciare il settore turistico, a causa di una promozione raffazzonata e tardiva, in linea con una più generale incapacità amministrativa della giunta Proietti; tutt’al più può aver avuto la funzione di aver piacevolmente intrattenuto in questi quattro giorni poche centinaia di cittadini del territorio, ma con un dispendio di denaro veramente elevato;
  • che gli albergatori hanno denunciato alla stampa che “nessun cliente ha chiesto informazioni per quanto riguardava il festival”, a dimostrazione del fatto che i turisti non ne conoscevano neppure l’esistenza, tanto che alberghi e ristoranti non hanno registrato alcun aumento di prenotazioni, salvo quelli dove hanno pernottato gli artisti pagati dal comune. Ciò a differenza di quello che avviene in altre città umbre in concomitanza di simili eventi, preannunciati però mesi prima;
  • che l’assessore Guarducci si è reso protagonista di un episodio censurabile, proferendo sui social network dichiarazioni sessiste all’indirizzo di una cittadina che aveva il solo torto di essere in disaccordo con quanto programmato;
  • che tali dichiarazioni non si addicono per la loro indubbia volgarità ad un soggetto che riveste un ruolo istituzionale e in particolare all’assessore alla cultura della città di Assisi, che incarna nel mondo valori universali del tutto inconciliabili con siffatti atteggiamenti;
  • che la sindaca continua a tacere sull’accaduto, non prendendo in nessun modo le distanze da Guarducci, che è un “suo” assessore, voluto personalmente da lei, la quale evidentemente ritiene normale indirizzare offese grevi ai danni dei cittadini a nome della civica amministrazione;
  • che lo stesso assessore aveva promosso l’insana idea della Fertility Room, a riprova del fatto che egli ha difficoltà a rendersi conto di che cosa Assisi rappresenti nel mondo;
  • che la sindaca Proietti aveva più volte affermato che “a partire da Assisi si può cambiare il mondo” e che questo non sembra proprio il genere di contributo che il mondo si aspetta dalla Città Serafica;

Chiediamo

nell’interesse della città di Assisi, dei suoi cittadini e dei tanti che nel mondo si riconoscono nello Spirito di questa città, che il Consiglio Comunale, per le sue prerogative di indirizzo e controllo politico-amministrativo si pronunci chiedendo alla Sindaca di revocare le deleghe all’assessore Guarducci, il quale si è dimostrato del tutto inadeguato al ruolo che la stessa gli aveva improvvidamente affidato.

Assisi, 24 luglio 2017

Giorgio Bartolini

Emidio Fioroni

Moreno Fortini

 


ASSISI – “Causa UniversoAssisi la mia poltrona di assessore cultura e turismo città di Assisi inizia a vacillare. Invidio chi prenderà il mio posto”, un paio di frasi buttate là su uno dei più potenti social media dei nostri tempi. Una paio di frasi sibilline che, forse, dovrebbero far riflettere un po’. Sì, vero, Eugenio non è di Assisi, sì vero, Guarducci è uno di “rottura“. Ma nessuno può negare che non sia EuGENIO a tutti gli effetti, per definirlo come lo ha rinominato Carlo Pagnotta, il fondatore di Umbria Jazz.

Occhio eh, attenzione, è un burlone, uno che con la goliardia ci ha fatto coppia da sempre. E lo è talmente un guascone che, nello short message di Twitter, c’è allegato un video, con una persona che oscilla su un’altalena. E’ Eugenio Guarducci che, forse assillato da pensieri “”universali”, con aria un po’ “Mortara” si dondola pensoso.

Certo è che, Google permettendo, non sarà facile capire dove è “geolocalizzata” la “ninnabalenza”, poco importa però. Si dovrebbe, invece, pensare che a volte un po’ di pazienza serve. A che cosa? Beh, magari a vedere cosa accadrà sul Magico Monte Subasio in occasione dei concerti. C’è chi, forse anche lui stesso, dice che lì, sopra l’Eremo, “Il Guarducci” si giochi la poltrona di assessore.

Ci crediamo poco, francamente, anche perché l’iniziativa che, lo ricordiamo, porta la firma di Joseph Grima, è tutta da valutare no? Anzi no, scusate, “tutta da vivere” ancora.

Chi non ama l’ameno Subasio, chi non vuole che sia rispettata la Montagna del Santo di Assisi. Ma ricordiamoci non si farà lì il prossimo eros festival eh, si tratta di concerti.

Vi vorremmo ricordare che già altre montagne, ben più alte e addirittura patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco, ospitano festival musicali.

Basta ricordare il “Suono delle Dolomiti” per esempio, no? E non ci risulta che quelle Alpi meravigliose siano venute giù a forza di crome e semicrome.

Un endorsement per Guarducci il mio? Manco per niente, molto spesso mi sono trovato in disaccordo alcune iniziative, ma, come diceva il filosofo Francois Voltaire, “non condivido le tue idee, ma mi batterò fino alla morte affinché tu possa esprimerle

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