Francesco Mignani, Lega, amarezza per candidatura Giorgio Bonamente
Negli anni, ci eravamo abituati a vedere il professor Giorgio Bonamente come un saggio, un uomo sopra le parti, anche a causa del suo incarico recente di presidente dell’Ente Calendimaggio. Per questo, la sua discesa in campo a favore di Stefania Proietti lascia più di un’amarezza e di una perplessità.
In città è tanto lo sconcerto, nonché dissenso, espresso da partaioli e cittadini alla notizia della candidatura del loro presidente che trasforma, di fatto, la Festa del calendimaggio, che è di tutti, in un palcoscenico elettorale, quindi di parte, perché divisivo. Sono molto lontani, infatti, i tempi in cui Bonamente decise di dire la sua come assessore alla cultura con Giorgio Bartolini.
Perché tentare ancora una volta – e questa volta sul fronte opposto a quello di Bartolini – un’esperienza amministrativa per la quale un intellettuale e uno studioso come lui sembrano non proprio tagliati? E di ciò è consapevole la stessa Stefania Proietti, che rischia, per un suo esclusivo tornaconto, facendo di nuovo scendere in campo Bonamente, di bruciare le limpide qualità intellettuali di uno studioso di vaglia in un agone politico inclemente e duro?
L’esperienza di Bonamente alla guida del Calendimaggio, in due anni di certo molto difficili, non è stata sufficiente per sconsigliare un’ulteriore suo coinvolgimento nell’attuale bagarre amministrativa?
E per di più, non doveva restare a cuore della sindaca il fatto che finalmente era stato trovato, proprio come da lei stessa accreditato, il rimedio, con la chiamata di Bonamente, alle divisioni di entrambe le parti su un nominativo che ora invece dovrebbe tornare in auge, anche se clamorosamente bocciato?
Questa scelta della Proietti è la riconferma di non tenere in alcun conto la volontà delle parti, e quindi la volontà popolare, per il fatto che fa uso di una festa, che dovrebbe rimanere un gioco, un divertimento, per fini puramente politici. Non meno significativa inoltre, anche la discesa in campo con la Proietti della figlia di un già sindaco della città. In questo caso, per la serietà della persona che tutti conosciamo, ci si aspetta dalla neo candidata, le dimissioni dal ruolo che riveste, quello di Gran Cancellario della parte di Sotto, vuoi per ragioni etico morali, ma anche per la trasparenza che si deve, per la circostanza agli elettori.
Purtroppo, la candidatura di Giorgio Bonamente, con tutto il rispetto per la sua persona, è l’ultimo e più appariscente capitolo di una scelta del personale politico disinvolta e opportunistica da parte di Stefania Proietti che, anche nella prossima consiliatura, se non sarà sconfitta nelle urne, appalesa di farci trovare nuovamente di fronte a molte ambiguità nella costituzione di una nuova Giunta, esattamente come abbiamo conosciuto molto bene nei cinque anni trascorsi./(Francesco Mignani
Gruppo lega Assisi
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