da Franco Matarangolo Franco Matarangolo, i mendicanti non siano allontanati dalla città di Assisi “Quando noi saremo a santa Maria degli Agnoli, così bagnati per la piova e agghiacciati per lo freddo e infangati di loto e afflitti di fame, e picchieremo la porta dello luogo, e ‘l portinaio verrà adirato e dirà: Chi siete voi? e noi diremo: Noi siamo due de’ vostri frati; e colui dirà: Voi non dite vero, anzi siete due ribaldi ch’andate ingannando il mondo e rubando le limosine de’ poveri; andate via; e non ci aprirà, e faracci stare di fuori alla neve e all’acqua, col freddo e colla fame infino alla notte; allora se noi tanta ingiuria e tanta crudeltà e tanti commiati sosterremo pazientemente sanza turbarcene e sanza mormorare di lui, e penseremo umilmente che quello portinaio veramente ci conosca, che Iddio il fa parlare contra a noi; o frate Lione, iscrivi che qui è perfetta letizia. E se anzi perseverassimo picchiando, ed egli uscirà fuori turbato, e come gaglioffi importuni ci caccerà con villanie e con gotate dicendo: Partitevi quinci, ladroncelli vilissimi, andate allo spedale, ché qui non mangerete voi, né albergherete; se noi questo sosterremo pazientemente e con allegrezza e con buono amore; o frate Lione, iscrivi che quivi è perfetta letizia. E se noi pur costretti dalla fame e dal freddo e dalla notte più picchieremo e chiameremo e pregheremo per l’amore di Dio con grande pianto che ci apra e mettaci pure dentro, e quelli più scandolezzato dirà: Costoro sono gaglioffi importuni, io li pagherò bene come son degni; e uscirà fuori con uno bastone nocchieruto, e piglieracci per lo cappuccio e gitteracci in terra e involgeracci nella neve e batteracci a nodo a nodo con quello bastone: se noi tutte queste cose sosterremo pazientemente e con allegrezza, pensando le pene di Cristo benedetto, le quali dobbiamo sostenere per suo amore; o frate Lione, iscrivi che qui e in questo è perfetta letizia (I Fioretti di San Francesco, cap. VIII).
Il sottoscritto consigliere comunale Franco Matarangolo del gruppo del Partito Democratico, memore che è ancora in vigore l’ordinanza sui mendicanti del 24 aprile 2008, dell’allora sindaco Claudio Ricci, che sanzionava chi chiedesse l’elemosina a meno di cinquecento metri dai luoghi di culto, ritenuto che detto provvedimento contrasti in maniera palese con lo spirito di Assisi, città della tolleranza e culla del francescanesimo mite e rilevato che sarebbe un omaggio gradito dal Papa degli Ultimi, che sarà prossimamente in preghiera presso la Basilica della Porziuncola,
CHIEDE
Che nel prossimo consiglio comunale, ove precedente alla visita del Papa, venga messa all’ordine del giorno, per essere discussa ed approvata la seguente
MOZIONE
Il consiglio comunale di Assisi, ritenuto che la richiesta di elemosina fatta nel rispetto delle leggi non costituisca fenomeno che attenti alla sicurezza urbana, che non possa essere controllato con gli strumenti ordinari; ritenuto che l’ordinanza di cui in premessa è in contrasto con lo spirito di Assisi, ritenuto che il nuovo consiglio comunale si ispira ai principi do tolleranza e di cura dei meno fortunati
INVITA
Il sindaco Stefania Proietti a revocare, anche prima dell’approvazione della mozione e purché prima della prossima visita del Papa, l’ordinanza sopra descritta, con ogni conseguenza.
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