
Approvato il ‘’decalogo’’del giornalista responsabile dei doveri professionali
di Gianfranco Ricci
Consigliere nazionale ordine
L’amico Mimmo Piano ha avuto la cortesia di inviarmi, spontaneamente, il documento finale approvato, alla ‘Cittadella’ di Assisi, dai partecipanti alla ‘’tre giorni di formazione’ organizzati dall’Ucsi (stampa cattolica) con la Scuola intitolata al vaticanista ‘Giancarlo Zizola’.
E’ un documento che laicamente , sotto forma di Decalogo, indica ( in parte ribadendo norme o auspici già codificati da leggi o Carte) le regole che ogni giornalista (anche non cattolico) sa (o dovrebbe sapere) applicare nell’esercizio del diritto-dovere di raccontare.
Sono indicazioni semplici scritte da Vania De Luca, vaticanista, Presidente nazionale dell’Ucsi e titolate ‘’beatitudini del giornalista’’ . Sono tese a sostenere- si direbbe con lessico più laico- i comportamenti, umani e professionali che consentono al giornalista, o comunicatore, credente o non credente, di sentirsi in linea con la propria sensibilità personale.
Cari Colleghi,
vi invio questo ‘decalogo’’ per mero dovere di cronaca, (E’ accaduto questo….),senza la pretesa di attribuirgli ( d’altronde non ne sarei nemmeno capace) un significato più profondo.
Trasmetto dai laico, consapevole di rivolgermi a colleghi laici, alcuni anche permeati di una loro sentita religiosità.
Il giornalista o Comunicatore :
– non cerca il successo e l’interesse personale e al centro del racconto non mette mai se stesso
– non si nasconde all’ombra del potere, ma è voce di chi non ha voce, occhi di non vede, orecchie per chi non è ascoltato da nessuno
– non alimenta paure e chiusure, ma nutre fiducia e speranza
— non si accontenta di notizie scritte a tavolino
– ascolta la coscienza e non tarpa le ali alla libertà
— denuncia tante cose che non vanno nell’intento di rendere la vita migliore
— cerca sempre la verità e mai il compromesso, anche quando c’è un prezzo da pagare
— ama la pace e la giustizia e diventa sale e lievito e luce di comunità
— riesce a raccontare buone notizie che generano amicizia —
— è un artigiano della parola, ma conosce il valore de silenzio.
Nei tre giorni di Assisi vivace è stato il confronto con giovani giornalisti e comunicatori , giunti in Umbria da tutta Italia. Sono stati analizzati valori etici e deontologici , la vita dei giornalisti sotto scorta per inchieste e reportage di denuncia,la ‘riconversione digitale’. E si sono affrontate esercitazioni pratiche, e in gruppo, per simulare con prove pratiche , e in gruppo, il lavoro redazionale. Discusso il trattamento di alcuni casi giornalistici di rilievo. Ha partecipato anche
il Presidente dell’Ordine Nazionale, Carlo Verna.
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