
Parco del monte Subasio, partita la gestione diretta da parte dell’Unione dei Comuni
L’Unione è composta dai Comuni di Assisi, Spello, Nocera Umbra e Valtopina
Da questo mese il Parco del Monte Subasio è gestito direttamente dall’Associazione dei Comuni, in applicazione alla convenzione firmata il 15 luglio scorso che individua il nuovo ente gestore. Presidente è Stefania Proietti, sindaco di Assisi (che è capofila dei 4 territori, Spello, Nocera Umbra, Valtopina), vice è il primo cittadino di Spello Moreno Landrini, mentre il coordinatore del progetto verrà individuato di volta in volta.
Durante i lavori è stato anche deciso di incontrare l’Afor (Agenzia forestazione regionale) per valutare la possibilità che alcune mansioni proprie dell’ente vengano svolte presso la sede del Parco e di pensare insieme all’attività di controllo e sorveglianza sul Parco. La sede storica di Ca’ Piombino resterà aperta e i dipendenti del vecchio ente sono stati funzionalmente assegnati all’Associazione dei Comuni.
La nascita del nuovo ente gestore parte da un percorso amministrativo lungo 5 anni, portato avanti con convinzione dai sindaci dei quattro territori e supportato dalle strutture comunali e regionali. Si tratta di un modello esemplare perché non si prevedono particolari costi e oneri aggiuntivi per le amministrazioni e l’Associazione è lo strumento più adeguato per garantire una diretta e fattiva partecipazione di tutti i territori interessati.
Dal primo agosto è nel pieno delle funzioni il nuovo ente gestore che amministrerà il Parco e che si impegnerà per valorizzare al massimo le risorse paesaggistiche, socio-economiche, ambientali e culturali, anche ai fini turistici.
Assisi e i Comuni del Parco diventano protagonisti della vita della loro montagna e di un territorio prezioso, unico al mondo per ricchezza naturalistica, storica e spirituale, che sarà foriero del rilancio turistico della nostra terra. Infatti a breve sarà elaborata una strategia di promozione mirata a rendere il più attrattivo possibile il Subasio, il cui sviluppo è stato anche inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.
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