L’agricoltura biologica in Italia si conferma negli ultimi anni in crescita e in controtendenza rispetto agli altri settori produttivi. Il trend è positivo su più fronti: aumenta la produzione di alimenti, aumentano le vendite e le esportazioni, si ampliano i consumi di cibi biologici nelle scuole italiane, si creano nuovi posti di lavoro. Cresce del 6% la superficie coltivata: dal 2011 al 2012 ci sono quasi un milione e 200 mila ettari bio in più, e ormai i terreni dedicati all’agricoltura pulita superano il 9% di quelli totali. “Sono dati di cui avevamo consapevolezza piena e che sono stati confermati in questi ultimi mesi dall’Ispra nella presentazione dell’Annuario dei dati ambientali”, afferma Vincenzo Vizioli, presidente di AIAB, Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica. “Il biologico è la risposta ai problemi della sicurezza alimentare e ambientale, ed è uno dei pochissimi settori che cresce con continuità rispetto alla crisi anche in termini di esportazione. Non a caso, assieme agli ettari dedicati all’agricoltura organica, cresce del 3% anche il numero degli addetti. Si tratta di numeri che evidenziano da parte dei consumatori un forte aumento di interesse, di informazione, di attenzione e, quindi, di domanda.
Il bio non è solo alimentazione, ma è cultura, territorio, sostenibilità, innovazione e tradizione, solidarietà, etica, ricerca”. Per conoscere meglio tutti i temi legati all’agricoltura biologica, con particolare attenzione alla realtà dell’Umbria, il circolo di Assisi di Sinistra Ecologia Libertà organizza una assemblea pubblica martedì 23 settembre 2014, ore 21.00 presso la Pro Loco in piazza Garibaldi 12 a Santa Maria degli Angeli. Un approccio “zapatista” della politica, un camminare domandando ( e soprattutto ascoltando) che accompagnerà del resto tutta la campagna di incontri “Da sinistra e dal basso: cento sguardi sull’Umbria della crisi” e che caratterizzerà l’iniziativa di SEL nella regione per tutto l’autunno. “Nell’arco di due mesi – sottolinea Fausto Gentili, coordinatore regionale di Sel – le strutture umbre del partito saranno impegnate in una ricognizione dal basso dell’Umbria, confrontandosi con le diverse situazioni (imprese, servizi pubblici, associazioni di cittadini, lavoratori, giovani precari, partite IVA, lavoratori del welfare, gruppi di volontariato, ecc.) che, nei territori e nelle città dell’Umbria, fanno i conti con la crisi.
Al tempo stesso intendiamo valorizzare tutte le esperienze che possono contribuire ad una svolta: imprese che si sforzano di tenere insieme innovazione, dignità del lavoro e competitività; servizi di welfare che si misurano creativamente con i bisogni nuovi e vecchi; esperienze culturali ed educative; nuovi lavori e pratiche sociali cooperative e solidaristiche (coworking, cohousing); esperienze innovative (nella produzione, nel turismo, nell’energia, nella mobilità) che prefigurano un modello di sviluppo sostenibile e responsabile”. All’appuntamento di Assisi saranno presenti oltre all’Aiab nazionale e regionale, rappresentati rispettivamente da Vincenzo Vizioli e Anne Marjatta Heliste, anche altri esponenti di organizzazioni che operano in agricoltura come Clelia Cini, presidente Associazione Giovani Imprenditori Agricoli della CIA Umbria, lavoratori del settore, consumatori responsabili ed esponenti dell’ambientalismo come Francesco Forlani di Legambiente. Per Sel coordineranno l’incontro Barcaioli Fabio e Giuliano Granocchia. Una particolare attenzione sarà dedicata al prossimo Programma di Sviluppo Rurale dell’Umbria 2014-2020 e alle altre politiche regionali nel settore dell’agricoltura biologica. Obiettivo: arrivare al 20% della superficie bio coltivata entro il 2020.
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