Malcontento mensa della Scuola Primaria Giovanni XXIII

Malcontento mensa della Scuola Primaria Giovanni XXIII

Malcontento mensa della Scuola Primaria Giovanni XXIII
“Il sindaco ascolti i genitori e intervenga subito”

“La mensa della Scuola Primaria Giovanni XXIII dell’IC Assisi 2 al centro delle proteste di alcuni genitori che hanno inviato al sindaco di Assisi Stefania Proietti una lettera per denunciare una situazione divenuta ormai insostenibile”.

Le lamentele sempre più crescenti sul servizio di refezione scolastica sono diverse al punto di essere diventate argomento cruciale all’incontro tra rappresentanti dei genitori e insegnanti. Il Comitato mensa, dopo avere effettuato un controllo ed eseguita una valutazione ha redatto e consegnato un verbale all’ I. C. Assisi 2.

I reclami riguardano:
• la quantità delle porzioni
• la qualità delle materie prime
• il controllo della temperatura
• l’indice di gradimento del menù scolastico.

Le porzioni dei piatti sono appena sufficienti. È necessario che le dosi e le grammature siano adeguate all’età dei bambini soddisfacendo il fabbisogno nutrizionale delle tabelle di riferimento, (ad es.: nel caso del primo piatto 50 gr. per la scuola dell’infanzia, 80 gr. per la scuola primaria). Le quantità risultano scarse soprattutto per le classi quarte e quinte del secondo turno.

La qualità delle materie prime: se la maggior parte degli studenti rifiuta di consumare una pietanza è fondamentale rintracciarne la causa e verificare se risiede nella qualità degli alimenti o in errori nella preparazione (cottura, densità, consistenza, sapore e condimento), quindi serve migliorare l’appetibilità dei piatti proposti in modo che gli alimenti siano facilmente accettati e si superi l’eventuale rifiuto, nonostante l’indubbia collaborazione dei docenti a stimolarne l’assaggio.

Il controllo della temperatura: a tavola le pietanze arrivano a temperatura non sempre adeguata, spesso sono fredde. È necessario verificare che il pasto servito si mantenga caldo, considerando che il cibo perde rapidamente il calore.

L’indice di gradimento del menù scolastico: la percezione della qualità del servizio mensa si può misurare dando voce anche ai genitori e ai bambini stessi. Il livello di soddisfazione espresso, attraverso la compilazione di un questionario anonimo (esempi in allegato) permette una partecipazione concreta e propositiva delle famiglie e rappresenta uno strumento di analisi e riflessione in grado di orientare specifiche azioni di controllo e miglioramento della refezione scolastica. Ciò consentirebbe all’Amministrazione di conoscere il giudizio delle famiglie e prestare interesse alle richieste dei piccoli utenti al fine di tenere alto il gradimento del servizio.

Altri disagi che hanno sollevato molte famiglie soprattutto dopo la fase covid-19 riguardano:

la discriminazione tariffaria tra utenti residenti e utenti non residenti, nel nome di una scuola inclusiva per tutti gli studenti, indipendentemente dalla residenza di provenienza, auspicando a tariffe identiche per i residenti e i non residenti nel Comune di Assisi e frequentanti l’Istituto. Ciò per evitare una differenza di tariffe tra residenti, che pagano un massimo di euro 4,50 e non residenti che pagano euro 5,22 a cui è preclusa la possibilità di fruire delle agevolazioni reddituali (fasce ISEE), previste dal regolamento stesso. In sostanza il bambino residente nel Comune di Assisi e di famiglia benestante paga meno del bambino non residente che, avendo ISEE uguale a zero, avrebbe diritto alla mensa totalmente gratuita. Qualora ciò non fosse possibile ci si chiede se esista un limite al sovrapprezzo applicato ai non residenti.

le tariffe della mensa scolastica sono giudicate eccessivamente elevate rispetto anche alla qualità del cibo offerto. Questo crea un ulteriore onere finanziario per le famiglie specialmente per quelle che si trovano in situazioni economiche più difficili. In particolare il tetto massimo è troppo alto in corrispondenza dell’ultima fascia ISEE, (o in assenza di presentazione ISEE). Se esso fosse allineato alla media nazionale della tariffa massima, che è di circa euro 4,00, aiuterebbe le situazioni economiche di tutte le famiglie.

La mancata previsione di agevolazioni tariffarie per figli successivi al primo frequentanti l’Istituto in supporto alle famiglie. Siamo consapevoli delle sfide che possono sorgere nella gestione della mensa scolastica, tuttavia riteniamo sia fondamentale garantire un servizio efficiente e di qualità per tutti gli utenti. Dunque emerge fortemente il bisogno che le famiglie ricredano e ritrovino fiducia nella mensa scolastica coscienti che il tempo-mensa è tempo-scuola.

Sulla vicenda sono intervenuti i consiglieri comunali della Lega Assisi, Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli che ricordano di essersi occupati dell’istituto qualche mese fa chiedendo “aggiornamenti sullo stato dei lavori che coinvolgevano il servizio di refezione del plesso scolastico: finanziato coi fondi del Pnrr la messa a punto dell’opera ha infatti subito forti ritardi. Le lamentele emerse in questa occasione riguardano tra le altre cose la quantità appena sufficiente di cibo servito, ma anche la qualità delle materie prime e la temperatura dei cibi (sembra che molte pietanze vengano servite fredde). Una scuola moderna deve essere in grado di fornire servizi di qualità: non ci sembra il caso della Primaria Giovanni XXIII di Assisi. Alla luce delle perplessità descritte dai genitori, il sindaco Proietti non può ignorare il problema: deve trovare una soluzione nel più breve tempo possibile pensando al benessere degli studenti. Se l’amministrazione – concludono Mignani e Pastorelli – non fornirà risposte concrete, presenteremo un’interrogazione in consiglio comunale sulla qualità del servizio mensa della Scuola Primaria Giovanni XXIII dell’IC Assisi 2, chiedendo quali provvedimenti urgenti si vogliono intraprendere per tutelare la salute dei più piccoli”.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*