“Modello Assisi” fatto di opere e risultati, non chiacchiere elettorali
“Modello Assisi” – In vista delle prossime elezioni regionali, è fondamentale chiarire cosa significa veramente il “Modello Assisi”, un progetto che ha cambiato la Città in modo tangibile e duraturo, grazie alla gestione oculata e strategica delle amministrazioni di centrodestra, dal 1997 al 2016. Le chiacchiere elettorali del centrosinistra e della Candidata civico progressista alla Presidenza della Regione Umbria non possono oscurare i risultati concreti e i dati reali che dimostrano la portata delle opere realizzate sotto la guida delle giunte Bartolini e Ricci.
Di fronte a questo impegno, l’amministrazione di centrosinistra non ha lasciato nulla di significativo, interrompendo persino eventi storici come Primo Piano sull’Autore, e privando Assisi di occasioni culturali di spessore.
Vero Modello Assisi: Dati e Opere
Nel 2000, grazie al lavoro dell’ Amministrazione di Centrodestra, Assisi e i Luoghi Francescani sono stati inseriti nella Lista UNESCO, un riconoscimento che pochi siti al mondo possono vantare, esteso a tutto il territorio comunale. Il valore culturale di Assisi è stato ulteriormente potenziato con l’apertura del Teatro Lyrick, recuperando l’ex stabilimento Montedison, la creazione della Pinacoteca Comunale presso Palazzo Vallemani, insieme al Museo di Arte Contemporanea presso Palazzo dei Capitani del Perdono. Altra opera eccezionale è stata la valorizzazione della Domus Romana e della cosiddetta “Casa di Properzio”, portando alla luce i tesori dell’Assisi sotterranea.
La nostra amministrazione ha investito massicciamente nella ricostruzione post-sisma, realizzando interventi in tempi record, inclusi il restauro di edifici storici come Palazzo Vallemani, Palazzo Bernabei, Palazzo Giampè, Monte Frumentario, Palazzo delle Poste, e le antiche mura urbiche, con particolare attenzione alla Rocca Maggiore, Cattedrale laica della Città.
Sul fronte delle infrastrutture, importantissimo il progetto dei parcheggi stellari, il sottopasso ferroviario, la realizzazione di rotatorie in collaborazione con ANAS e Rete Ferroviaria Italiana, migliorando la mobilità.
Per il centro storico e le frazioni, sono stati investiti decine di milioni di euro per pavimentazioni, infrastrutture, e migliorare l’illuminazione pubblica con 4.500 nuovi punti luce.
Grazie all’attenzione per la cultura e lo sviluppo economico, è stata istituita l’Università per il Turismo, che contava oltre 3.000 iscritti, un vero e proprio polo di eccellenza.
Inoltre, non possiamo non citare i nuovi spazi sociali, come il recupero dell’ex lavatoio pubblico, la nuova sede degli uffici comunali per garantire servizi più accessibili, e strutture sportive adeguate agli standard federali, tra cui la riqualificazione del Campo Sportivo Micaghelli, dello Stadio degli Ulivi, e della piscina comunale coperta.
Non sono state trascurate nemmeno le aree verdi, con la creazione di 20.000 metri quadri di verde pubblico attrezzato e l’asfaltatura di 30 km di strade di montagna, oltre alla manutenzione di *25 km di strade comunali e la realizzazione di marciapiedi, nuove fognature e acquedotti.
Dati alla mano, Assisi era il secondo comune umbro per spesa sociale, a testimonianza dell’attenzione verso Cittadini più fragili, con misure come la quattordicesima per gli anziani meno abbienti. E tutto questo è stato possibile mantenendo un bilancio sano, senza aumentare le tasse.
In sintesi: mentre il centrodestra ha lavorato per costruire, innovare e migliorare la vita dei cittadini, la gestione del centrosinistra ha brillato per la sua inazione e inefficienza.
Stefania Proietti e la sua amministrazione hanno preferito investire in operazioni fallimentari come Universo Assisi, un progetto che ha sperperato denaro pubblico senza alcun ritorno per la Città. Solo promesse elettorali e propaganda vuota, mentre Assisi ha visto fermarsi progetti importanti e perdere eventi di rilievo, privando la città di un palcoscenico culturale significativo.
Il “Modello Assisi” non è uno slogan, ma un esempio di buona amministrazione, fondato su opere pubbliche, restauri, infrastrutture e investimenti concreti, tutti realizzati con una visione chiara e lungimirante.
Il confronto con la gestione di centrosinistra è impietoso: mentre il Centrodestra ha lasciato una città fiorente e funzionale, loro hanno offerto solo immobilismo e sprechi.
Invitiamo i cittadini a riflettere sui risultati concreti del nostro operato e a non lasciarsi ingannare dalle promesse vuote del centrosinistra. La Regione Umbria merita una guida seria e capace, non chiacchiere elettorali.
*FDI FI LEGA*
Commenta per primo