
Opposizione: “Soluzione inefficace per gli anziani soli”
Il “Piano Calore 2025” varato dal Comune di Assisi finisce al centro di critiche serrate da parte dei gruppi consiliari di opposizione. Il progetto, destinato ad affrontare le conseguenze dell’ondata di calore sulla popolazione più fragile, viene giudicato “inattuabile” e “privo di misure concrete” da parte dei consiglieri di minoranza. Il punto più contestato riguarda la scelta del centro refrigerato individuato per l’emergenza caldo, situato nel territorio comunale di Bastia Umbra, fuori dai confini di Assisi.
Secondo i consiglieri Eolo Cicogna e Giancarlo Cavallucci (Lista Civica Cicogna), Ivano Bocchini (Lista Civica Assisi al Centro), Serena Morosi e Daniele Martellini (Fratelli d’Italia), l’intero piano presenta evidenti criticità logistiche e organizzative. Il centro refrigerio, pensato per ospitare cittadini in condizioni di fragilità, risulterebbe infatti difficilmente raggiungibile per la fascia di popolazione a cui si rivolge, in particolare per gli anziani soli residenti nelle frazioni più isolate del Comune di Assisi.
La distanza geografica e la mancanza di un piano di trasporto dettagliato, spiegano i firmatari dell’interrogazione, renderebbero inattuabile la fruizione del servizio. La previsione di un “servizio di trasporto”, inserita nella comunicazione dell’amministrazione, viene considerata insufficiente e vaga. Nessuna informazione precisa è stata fornita riguardo modalità, orari o destinatari del trasporto, lasciando nella totale incertezza quanti potrebbero aver bisogno di accedere al punto refrigerato.
I consiglieri contestano anche la mancanza di una soluzione interna al territorio comunale. A loro avviso, sarebbe stato doveroso individuare almeno una struttura climatizzata ad Assisi o nelle sue frazioni, per rispondere concretamente all’esigenza di protezione dalla calura estiva. L’attuale scelta di collaborare con un altro Comune, pur essendo formalmente prevista dalla normativa sulla Zona Sociale 3, viene definita come un ulteriore fattore di disagio per le persone già in difficoltà.
Oltre alla questione del centro refrigerato, i gruppi di opposizione puntano l’attenzione sull’assenza nel Piano Calore di interventi contro la proliferazione di zanzare. Il documento ufficiale dell’amministrazione non fa cenno ad alcun piano di disinfestazione, lasciando completamente scoperta una delle problematiche sanitarie più comuni nel periodo estivo. A fronte delle numerose segnalazioni da parte della cittadinanza, l’assenza di un calendario di azioni preventive o correttive rappresenta, secondo gli interroganti, un ulteriore segnale di trascuratezza nella gestione dell’emergenza estiva.
Un altro elemento che l’opposizione giudica come mancante riguarda le misure di sostegno economico a favore delle famiglie in difficoltà. Il Piano Calore, denunciano i consiglieri, non prevede alcun contributo diretto per l’acquisto di dispositivi come ventilatori o condizionatori, né bonus per coprire l’aumento delle bollette energetiche causato dall’utilizzo prolungato degli impianti di raffrescamento. Una mancanza che, secondo i firmatari, differenzia negativamente Assisi da altre amministrazioni locali che hanno adottato provvedimenti in tal senso.
L’interrogazione è stata depositata ufficialmente presso il Consiglio Comunale per ottenere chiarimenti dal Sindaco e dall’Assessore competente. I firmatari chiedono che l’amministrazione riveda l’intero impianto del Piano Calore, integrandolo con misure realistiche, accessibili e distribuite equamente sul territorio. In particolare, sollecitano la creazione immediata di almeno un punto refrigerato nel Comune di Assisi, l’avvio di una campagna di disinfestazione e l’attivazione di misure di aiuto economico dedicate a famiglie e cittadini fragili.
La questione resta aperta, in attesa di risposte ufficiali da parte dell’amministrazione comunale, mentre le condizioni climatiche si fanno sempre più critiche e l’esigenza di risposte efficaci e immediate si fa stringente.
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