Pista ciclabile, manca ancora il collaudo, il Comune potrà prenderla in carico solo dopo attestazione di regolare esecuzione
L’amministrazione comunale sta aspettando i passaggi necessari e indispensabili a cura del soggetto attuatore, che è il Consorzio della Bonificazione Umbra, per poter prendere in carico la pista ciclabile nel tratto da Rivotorto a Santa Maria degli Angeli. Nessun ritardo quindi da parte del Comune perché il Consorzio di Bonificazione Umbra non ha ancora effettuato il collaudo dell’opera che è propedeutico alla consegna della pista e quindi alla conseguente presa in carico.
Anzi, l’amministrazione comunale al fine di accelerare la tempistica si è resa disponibile a instaurare i relativi incontri e sopralluoghi pur di avviare quanto prima il procedimento di presa in carico anche nelle more della trasmissione degli atti tecnico-amministrativi dovuti, ma senza collaudo e certificazione di regolare esecuzione l’opera non può “passare” nella competenza del Comune. Si tratta di passaggi obbligatori e, come detto, indispensabili e secondo l’amministrazione chi cerca di addebitare responsabilità al Comune farebbe bene a informarsi sulle procedure.
Su quella pista si è purtroppo verificato anche un incidente mortale, l’amministrazione pretende che i lavori risultino eseguiti a regola d’arte tanto è vero che l’intervento si è concluso di recente a seguito della sistemazione di avvallamenti e crepe emersi proprio durante l’esecuzione dell’opera che ha quindi richiesto ulteriori interventi strutturali.
Come è noto, il percorso ciclabile Rivotorto-Santa Maria degli Angeli è stato realizzato dal Consorzio di Bonificazione umbra nell’ambito di un accordo di programma del 2007 siglato con la Regione Umbria che ha individuato e finanziato il tracciato all’interno della rete di mobilità di interesse regionale. Farebbero bene i consiglieri comunali di opposizione, sostiene il Comune, a informarsi e a curare l’amnesia perché qualcuno della stessa coalizione, che siede ancora sui banchi del consiglio comunale, è pienamente informato della situazione tanto è vero che, negli anni scorsi, si è espresso più volte raccomandando il Comune di non prendere in carico l’opera a causa di lavori non realizzati ancora a regola d’arte.
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