Fertility Room, bacchettate anche anche Corriere della Sera ASSISI – «Si chiamano «Fertility Room» e sono stanze d’albergo offerte gratuitamente. Qualcuno l’ha presa come un’iniziativa di marketing turistico. Altri hanno subito protestato per la proposta, che richiama lo scivolone del ministro della Salute Lorenzin con il contestatissimo spot per il Fertility Day. Comunque sia, l’idea dell’assessore al turismo di Assisi di regalare una notte d’hotel alle coppie che presenteranno il certificato di nascita del figlio concepito in quella stanza d’albergo (o agriturismo) è finita perfino sulla stampa estera», è quanto riporta il Corriere della Sera online di oggi, domenica 20 novembre 2016.
«Il progetto Fertility Room è un tentativo di far crescere il turismo e al contempo far risalire i tassi di natalità del Paese — ha scritto il 20 novembre Bbc News — . L’Italia ha il tasso di natalità più basso in Europa e uno dei più bassi al mondo. Nel 2015 sono nati solo 8 bambini ogni 1000 abitanti», riporta sempre il Corriere. Della vicenda, il 17 di questo mese, oltre ai media regionali, si era interessata anche il quotidiano online, Repubblica.it.
Dal Sacro Convento di Assisi, per voce di Padre Enzo Fortunato, capo sala stampa, era arrivato un secco e gelido “no comment”; mentre il vescovo Sorrentino aveva dichiarato, in un comunicato stampa, e la cui sintesi è sempre quella del Corriere, «Sostegno sia dato in altro modo». In effetti che la procreazione sia «benedetta» o meno – scrive il giornale -, farne il cuore di una iniziativa di marketing non è in linea con lo spirito di Assisi.
Tanto che il vescovo della città del Santo, monsignor Domenico Sorrentino, ha definito «l’idea di “premiare” con un risparmio alberghiero chi venisse a tentare di concepire un figlio ad Assisi al fine di attirare presenze turistiche quantomeno riduttiva, al limite del banalizzante».
Concludendo: «Con il rispetto per le buone intenzioni di tutti, non mi pare un’iniziativa all’altezza dell’immagine morale e mondiale della Città. Il sostegno, offerto in modo generoso e concreto, dal pubblico e dal privato, al desiderio di dar vita, alla vita nascente e alle famiglie, va posto a ben altro livello.
A dire altro, invece, oltre al consigliere del Movimento 5 Stelle di Assisi, Fabrizio Leggio, è il presidente della Camera di Commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, che afferma: di «provocazione nello stile dell’assessore Guarducci», ricordando una simile iniziativa del governo danese, uno spot «in cui giovani coppie si davano al sesso allegramente, e si ricordava che un’attività così divertente era utile anche al Paese». Il tutto, però, «senza il senso di colpa tipico di un Paese cattolico come l’Italia, fuori dal contesto fortemente religioso di Assisi»
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