Traffico, sperimentazione dice che strada intrapresa è quella giusta
da Federico Masciolini
Come è noto nel lungo ponte dalle festività di Pasqua al Primo maggio è stata in vigore l’Ordinanza n. 99 del 19 aprile 2019. Tale atto, che ha regolamentato in maniera selettiva l’accesso e la sosta nella Zona a Traffico Limitata (ZTL), si è rivelato senza dubbio una sperimentazione di successo e l’avvio, finalmente, di una gestione del traffico del centro storico adeguata alle caratteristiche ed alla vocazione turistica della Città di Assisi. Personalmente non ho mai avuto dubbi al riguardo.
Sostengo sin dai primi mesi di questa esperienza amministrativa l’esigenza di provvedere ad una regolamentazione del traffico dentro e fuori le mura (perché una nuova organizzazione della circolazione va prevista anche per S. Maria degli Angeli) che sia consona alle caratteristiche di una Città Patrimonio Mondiale Unesco visitata da un numero sempre più elevato (come ci dicono i dati) di turisti e visitatori.
Ciò è tanto più vero proprio nel momento in cui l’Amministrazione comunale è impegnata in un progetto, condiviso e partecipato da tutte le più importanti associazioni di categoria, che grazie alla profilazione dei turisti che scelgono Assisi come destinazione ed alla definizione di prodotti mirati cerca di rendere l’offerta turistica della Città adeguata alle loro esigenze e di garantire maggiore redditività agli operatori.
Un obiettivo per il quale la qualità dell’accoglienza in tutte le sue accezioni, compresa quindi quella della vivibilità del centro storico, risulta determinante per soddisfare le aspettative che i nostri prodotti generano nei visitatori che scelgono Assisi come metà dei propri viaggi.Per questo motivo sorprende la posizione di retroguardia della Confcommercio assisana che, invece di essere protagonista del sostegno ad iniziative che hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni commerciali anche dei propri associati, assume un atteggiamento di bieca chiusura in netta controtendenza con le politiche di respiro che, anche con il contributo di Confcommercio, vengono portate avanti (ormai da tempo) in tutte le Città turisticamente più avanzate e con caratteristiche simili a quelle di Assisi.
Che quella imboccata sia strada giusta lo dicono le reazioni invece molto più realistiche e riflessive di operatori e cittadini che, pur sollevando alcune questioni e proponendo alcune osservazioni sulle quali non mancheranno luoghi e momenti di confronto, hanno saputo riconoscere gli effetti positivi delle misure proposte e la relativa sfida qualitativa.
Il modello culturale che ha ispirato questa Ordinanza e quello che, per quanto mi riguarda, dovrà ispirare la politica generale sulla regolamentazione del traffico che dovremo rapidamente mettere in campo si basa sui seguenti principi: massima qualità dell’accoglienza per i turisti/visitatori, massima vivibilità per i residenti entro le mura, forme di flessibilità di accesso e di sosta (soprattutto in prossimità delle zone a rilevanza commerciale) per i residenti fuori le mura. Da qui non si può tornare indietro. Sarebbe incomprensibile ed imperdonabile. Spero che tutti i protagonisti politici, economici e sociali della nostra Città decidano di lavorare in questa direzione.
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