
Subasio, tanta voglia di neve. Ma costa cara

Il monte di Assisi innevato, insomma, ha rappresentato per molti un’occasione per regalarsi momenti di evasione, con l’opportunità di fare attività fisica. In tanti – giovani, meno giovani, famiglie con bambini e animali – si sono spinti verso la zona degli Stazzi a piedi, con slittini e bob, non è mancato chi non ha rinunciato a discese con sci (magari salendo con le pelli di foca) e snowboard, a ‘voli’ con lo snowkiting; immancabili gli amanti delle ciaspole e senza dimenticare chi ha raggiunto il monte in bicicletta. Proprio per questo, al fine di evitare pericoli per la pubblica incolumità, l’amministrazione comunale ha dato disposizione di rafforzare i servizi di controllo e sorveglianza.
Il lavoro della polizia locale è stato anche preventivo, informando i cittadini del pericolo di transitare sulle strade ghiacciate, e di assistenza, insieme ai vigili del fuoco ai carabinieri forestali, aiutando escursionisti dispersi e automobilisti rimasti bloccati. Lavoro anche per il 118 a causa di cadute. Certo il grande afflusso di auto crea problemi per la sosta e la viabilità. Le aree per il parcheggio delle auto sono poche, soprattutto quando non si può raggiungere la zona degli Stazzi, e latitano soluzioni per agevolare la sosta.
Anche per la viabilità si potrebbe – almeno in determinate circostanze – trovare soluzioni diverse, magari sfruttando l’anello Eremo delle Carceri-Abbazia di S.Benedetto-Assisi, ma la strada ha bisogno di manutenzione.
La segnaletica potrebbe essere inoltre potenziata, evitando magari di arrivare al punto dove inizia il divieto – sopra l’Eremo delle Carceri -, e dove manca spazio adeguato per le inversioni; il segnale presente nella zona di Porta Cappuccini è di fatto ‘invisibile’. Occorre però che anche gli amanti della montagna abbiano comportamenti consoni: spingersi sulla neve senza rispettare i divieti, senza adeguati pneumatici o catene è da incoscienti, finendo magari per lasciare l’auto dove capita.
Fuori luogo anche avventurarsi per strade e sentieri senza conoscerli, magari all’imbrunire, finendo per perdersi, come è accaduto di recente. Infine sporcare il Subasio con bottiglie, mascherine, buste di plastica (magari usate per scivolare sulla neve) non avere rispetto dei luoghi e quant’altro è più che mai fuori luogo sul monte di Assisi: meglio allora restare a casa. Maurizio Baglioni
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