(assisioggi.it) ASSISI – Papa Francesco ha pranzato con i 57 ospiti del Centro di prima accoglienza della Caritas di Assisi, ha ascoltato le loro storie di vita e per ciascuno ha avuto parole di incoraggiamento. «Il Santo Padre è stato accolto da alcuni bambini che gli hanno donato, con un sorriso, la semplicità della loro gioia – ha detto ai microfoni di Umbria Radio Padre Vittorio Viola, direttore della Caritas diocesana di Assisi – e ciò che è stato di particolare, è il clima familiare dove il Papa ha accolto tutti come un padre e tutti l’hanno sentito come un padre: chi gli ha dato abbracci, chi poesie, alcuni gli hanno consegnato lettere, altri cantato canzoni, altri hanno raccontato le loro storie difficili. L’ascolto del Papa è stata la parola più forte: le persone a tavola si avvicinavano spontaneamente a lui per abbracciarlo e lui le accoglieva dando la benedizione o con una preghiera».
«Durante il pranzo – ha proseguito Padre Viola – abbiamo anche parlato della vita del centro e delle altre case della Caritas. Il Papa si è interessato chiedendo il nome alle persone presenti, ha rivolto parole semplici, di famiglia. Ha una grande umanità. Ha anche mangiato qualcosa, ma con sobrietà. Dopo il pranzo è apparso confortato e ci ha ringraziato di questo dono, che è più un dono per noi. Il Papa si richiama alla semplicità di Francesco d’Assisi. Le parole pronunciate alla Spoliazione richiamano la nostra vocazione, che va sempre riscoperta».
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