(assisioggi.it) ASSISI – In preparazione alle celebrazioni francescane del prossimo 4 ottobre, che vedranno ad Assisi la presenza di papa Francesco e l’omaggio al patrono d’Italia dell’olio per la lampada votiva, che sarà offerto dalla Regione Umbria, la Conferenza episcopale umbra (Ceu) e le sue Commissioni regionali hanno organizzato quattro momenti di incontro e di preghiera sulle orme di san Francesco.
Il primo appuntamento si terrà ad Assisi, il 1° agosto, in occasione della festa del Perdono. “Famiglia: il perdono è la tenerezza di Dio” sarà il tema dell’incontro promosso dalla Commissione regionale per la Pastorale della famiglia e la vita, in calendario giovedì primo agosto, alle ore 21.30, nella basilica di Santa Maria degli Angeli. Con questo evento si vuole far vivere a tutte le famiglie dell’Umbria una celebrazione penitenziale in occasione della festa del Perdono di Assisi.
«Sarà una bella opportunità per invocare il perdono del Signore sulla nostra vita, sulla nostra famiglia, sulla nostra comunità – ricorda mons. Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio e delegato Ceu per la famiglia e la vita -, e se il cuore e gli occhi della fede saranno aperti potremo anche sperimentare la gioia del perdono, esperienza di cui nei secoli hanno vissuto la ricchezza uomini e donne senza numero».
La celebrazione, che comprende il rinnovo delle promesse matrimoniali di tutti gli
sposi presenti, l’ascolto di alcune testimonianze e la S. Messa presieduta da mons. Ceccobelli, sarà seguita da alcuni mezzi di comunicazione delle Chiese umbre, tra i quali «Umbria Radio» e il sito www.porziuncola.org, che trasmetteranno in diretta l’evento, e il settimanale «La Voce», che gli dedica una pagina nel numero in edicola questo fine settimana.
Gli altri tre eventi sono i seguenti e saranno riproposti con approfondimenti man mano ci si appresta a celebrarli.
L’VIII Giornata nazionale per la Salvaguardia del Creato 2013 in parallelo con l’inizio della quinta edizione del pellegrinaggio a piedi da Assisi a Gubbio Il Sentiero di Francesco e con la XXXIV edizione della Cavalcata di Satriano, in programma dal 31 agosto al 3 settembre, con convegno di studio e celebrazione S. Messa teletrasmessa da RAI Uno dalla città serafica. È un evento che ha un programma denso di appuntamenti con ampio coinvolgimento delle Diocesi interessate, della Regione Umbria, degli Uffici pastorali diocesani, degli Ordini religiosi e dei Santuari, con l’obiettivo di convogliare diverse iniziative che insistono nel periodo verso una visione unitaria della custodia del creato ispirata dagli insegnamenti di san Francesco.
Gli Incontri in otto Piazze delle Diocesi dell’Umbria, in calendario la sera di sabato 21 settembre, che si terranno in contemporanea, avranno l’obiettivo di proporre a tutti i fedeli dell’Umbria la luce del Vangelo, la buona notizia dell’amore di Dio per i peccatori, la riconciliazione con Dio e con il prossimo, per poter camminare in una vita nuova sull’esempio di san Francesco.
La presentazione del volume “L’Umbria e il francescanesimo”, in programma sabato 28 settembre (ore 10), a Perugia, presso la Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, sede del Consiglio regionale. Il volume, curato da Andrea Maiarelli, ha lo scopo di mostrare come il Francescanesimo non abbia nell’Umbria solo la propria culla, in cui ha lasciato tracce profonde e significative, ma come l’eredità di fede, cultura e arte lasciata da Francesco d’Assisi operi ancora nella società attuale. Il Francescanesimo è carattere distintivo dell’Umbria, formatosi lungo i secoli e tutt’oggi vivo ed operante.
Quattro eventi che caratterizzeranno un cammino preparatorio alla festa di san Francesco sollecitato dai Vescovi delle otto Diocesi umbre nella loro lettera pastorale. «Chiamati a rappresentare la nostra Nazione nell’omaggio al Patrono d’Italia, dobbiamo, come Regione Umbria, civile ed ecclesiale – scrivono i presuli –, ritrovare motivazioni forti e imboccare percorsi significativi. Dev’essere una grande occasione: occasione di preghiera, occasione di riflessione. Siamo, per l’uno e l’altro aspetto, anche sollecitati dal fatto che il pellegrinaggio regionale cade nell’anno della Fede».
«Dobbiamo infine ricordare – aggiungono i Vescovi – che una fede veramente vissuta non può non essere testimoniata e annunciata. Desideriamo che questo susciti in ogni credente confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e
speranza. Tutta la vita di Francesco e il movimento da lui generato fu caratterizzato dalla missionarietà. Dobbiamo essere grati per quanto hanno fatto e continuano a fare in questo senso i figli di Francesco. Ma tutti dobbiamo imitare l’ardore missionario del Poverello che, nella sua Lettera ai fedeli (seconda redazione), scriveva: «Poiché sono servo di tutti, sono tenuto a servire tutti e ad amministrare le fragranti parole del mio Signore».
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