(assisioggi.it) GUBBIO – Una crescita di presenze da record quella del Sentiero di Francesco, a conferma che i cammini a piedi stanno vivendo una stagione straordinaria, nel segno dell’unione di spiritualità, natura e arte. Sono stati 620 i partecipanti totali, mentre sono 1100 i pasti distribuiti nella tre giorni di percorso. Circa 200 persone hanno soggiornato lungo il Sentiero, tra accoglienza povera (impianti sportivi, eremo, parrocchie) e agrituristico – alberghiera, e la loro provenienza è molto varia: Reggio Calabria, Cosenza, Salerno, Firenze, Pisa, Crema, Milano, ma anche Germania e Brasile.
«Il 50% dei partecipanti è tornato dopo averlo scoperto nelle edizioni passate – spiega Cinzia Rosati (Rosati Ospitalità), che ha curato la ricettività -, mentre sono tanti quelli che lo percorrono per la prima volta con motivazioni diverse: per ristabilire un contatto con se stessi nella natura, per festeggiare il proprio compleanno, per imparare da pellegrina i bisogni di chi cammina come ha fatto la proprietaria di un agriturismo di Assisi». Per la famiglia Poetto di Crema (con figli di 9 e 12 anni), invece, la scelta è stata quella di misurarsi insieme con un’esperienza di questo genere per la prima volta e provare a costruire «la casa sulla roccia» ha detto papà Michele.
Per i giornalisti di Greenaccord, che si occupano di temi ambientali, la viandanza sul Sentiero di Francesco, invece, «è la metafora dell’impegno quotidiano nella ricerca di storie da raccontare ai lettori» ha detto il presidente dell’associazione, Alfonso Cauteruccio.
In cammino con i viandanti, anche in questa edizione, i lupi italiani dell’associazione Aaali, affidatari allevatori del lupo italiano.
Il premio «Lupo di Gubbio» per la riconciliazione a Novamont ed Enpa: le motivazioni
E’ stata una serata intensa quella che ha chiuso l’edizione 2013 del Sentiero di Francesco nel chiostro della Pace del convento francescano di Gubbio. Il gruppo Novamont, che guida la filiera produttiva del Mater-Bi con il suo principale impianto a Terni, e l’Enpa, Ente nazionale per la protezione degli animali, i vincitori del premio “Lupo di Gubbio” 2013 per la riconciliazione. Per la concomitanza con la Giornata nazionale per la custodia del creato, indetta dalla Conferenza episcopale italiana il primo settembre ad Assisi, in parallelo con il pellegrinaggio a piedi Il Sentiero di Francesco, tra la città del Poverello e Gubbio, quest’anno il Premio è dedicato proprio alla riconciliazione con il creato.
L’azienda con sede in Umbria, è stata premiata «per l’impegno forte e concreto per la salvaguardia dell’ambiente realizzato attraverso la produzione di Mater-Bi, un’innovativa famiglia di plastiche biodegradabili a impatto zero; per la costanza nella ricerca e nello studio di materie prime e fonti energetiche alternative; per la volontà dimostrata nel tempo di lavorare non solo per garantire un impatto ambientale minimo, ma per restituire alla terra la sua sostanza organica, riconciliando la produzione industriale con l’ambiente che la ospita». Ha ricevuto il premio consegnato dal vescovo Ceccobelli: Andrea Di Stefano, responsabile progetti speciali Novamont.
L’Ente per la protezione degli animali, rappresentato a Gubbio dalla presidente nazionale Carla Rocchi, è stata premiato: «Per un impegno nato nel 1871 e cresciuto di anno in anno e di volontario in volontario in forza, presenza e lavoro per la salvaguardia di tutti gli animali; per la diffusione costante, forte e ricca di campagne informative pensate per sottrarre i “fratelli” randagi alla strada; per il quotidiano lavoro di diffusione di una cultura che riconosca agli animali la loro dignità di esseri viventi e il loro diritto a riconciliarsi con gli uomini e con i loro ritmi, che troppo spesso dimenticano quelli degli amici a quattro zampe».
Dopo la cena Il Sentiero di Francesco ha salutato i pellegrini con prodotti a km zero di Coldiretti Campagna Amica, in collaborazione con Rosati Ospitalità e Park Hotel Ai Cappuccini, e uno spettacolo con musica, intrattenimento e testimonianze, alla presenza della corale Cantores Beati Ubaldi, di Eduardo De Angelis e Paolo Brancaleoni, dei giovani musicisti dell’accademia Resonars di Assisi, fra’ Gianfranco Priori (detto Frate Mago), i vaticanisti Tornielli, Brunelli e Piquè (hanno parlato di Papa Francesco), e i bambini della scuola elementare di Madonna del Ponte.
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