Monsignor Sorrentino: La Chiesa deve affrontare le crisi globali
ASSISI – Durante la solennità di San Rufino, patrono della città di Assisi e della diocesi, Monsignor Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, ha sottolineato l’importanza di una Chiesa aperta ai problemi del mondo. Nel Pontificale presieduto lunedì 12 agosto, il vescovo ha affermato che “la Chiesa non è un recinto chiuso ma un luogo in cui si raccolgono gioie e dolori dell’umanità”.
Alla celebrazione nella cattedrale di San Rufino, animata dalla Cappella musicale di San Rufino, erano presenti autorità civili e militari dei vari comuni della diocesi. Nell’omelia, Monsignor Sorrentino ha affrontato temi cruciali come il cambiamento climatico, le migrazioni e la pace, invitando i fedeli a non separare i problemi del mondo da quelli della Chiesa.
Punti chiave dell’omelia:
Crisi della società e della Chiesa
Cambiamento climatico
Migrazioni
Impegno politico
Disgregazione della famiglia
Monsignor Sorrentino ha evidenziato che “quello che succede nel mondo ci riguarda” e ha criticato l’investimento di risorse nell’industria delle armi a discapito di settori fondamentali come la sanità. Ha quindi esortato i fedeli a un “scatto di entusiasmo” per affrontare la crisi generale.
Il vescovo ha annunciato che il programma pastorale, elaborato dai consigli pastorali delle due diocesi, sarà presentato a settembre e avrà un carattere missionario. Ha invitato a superare il modello clero-centrico delle parrocchie, adottando un approccio più familiare e attivo nella comunità.
Celebrazioni per San Rufino:
Domenica sera: Veglia di preghiera, processione e benedizione della città
Lunedì 12 agosto: Santa messa alle ore 18, concerto alle ore 21 in cattedrale
Monsignor Sorrentino ha ricordato l’importanza di San Rufino come evangelizzatore e martire, sottolineando che la sua eredità di santità continua a dare frutti. Ha menzionato anche altre celebrazioni importanti, come la festa di Santa Chiara, quella di San Francesco e la futura canonizzazione del beato Carlo Acutis.
In conclusione, il vescovo ha invitato i fedeli a rimboccarsi le maniche e a portare la carità e il Vangelo nelle case e nelle comunità, seguendo l’esempio di San Rufino.
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