Mostra su San Francesco apre il Meeting di Rimini 2025

Esposizione curata dai frati della Provincia Serafica

È stata ufficialmente presentata alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli la mostra “Io, Frate Francesco. 800 anni di una grande avventura”, curata dalla Provincia Serafica di San Francesco d’Assisi. L’iniziativa, promossa nell’ambito dei Centenari Francescani 2023-2026 e patrocinata dal Comitato Nazionale per l’Ottavo Centenario, sarà uno dei fulcri culturali del Meeting di Rimini 2025, in programma dal 22 al 27 agosto.

L’evento inaugurale ha visto la partecipazione di un pubblico attento e numeroso. Significativa la presenza del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che ha preso parte alla cerimonia al rientro dalla sua visita alla comunità cristiana di Gaza.

La mostra propone un’esperienza immersiva nell’umanità di Francesco, fondata sul suo Testamento, considerato il cuore spirituale e narrativo dell’esposizione. L’allestimento sarà animato da frati francescani e volontari, e vedrà tra i pezzi esposti un’opera inedita di Cimabue, proveniente dal Museo della Porziuncola, oltre a un lavoro dell’artista frate Sidival Fila.

Durante la presentazione, fr. Francesco Piloni, Ministro Provinciale di Umbria e Sardegna, ha evidenziato l’intenzione di offrire non solo un evento, ma una testimonianza viva dell’eredità del Santo, sottolineando la contemporaneità del suo messaggio. Il progetto punta a provocare uno sguardo nuovo sull’uomo di oggi attraverso parole chiave tratte direttamente dal Testamento francescano.

Davide Rondoni, presidente del Comitato per l’Ottavo Centenario, ha rimarcato il legame tra la poesia e la spiritualità del Santo di Assisi, esprimendo come il suo modo di amare e il suo linguaggio siano ancora capaci di generare bellezza e senso.

Il Cardinale Pizzaballa, riportando la sua recente esperienza a Gaza, ha definito San Francesco simbolo universale di mitezza e radicalità evangelica. Ha ricordato come i miti siano oggi i veri eredi della storia, capaci di costruire relazioni e speranza anche in contesti di devastazione. La pace, ha detto, non nasce dai governi, ma da volti riconosciuti e gesti umani.

Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting, ha posto l’accento sul legame tra la mostra e il tema dell’edizione 2025: “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”. San Francesco, ha dichiarato, non chiede di agire ma di interrogarsi sul significato delle azioni quotidiane, restituendo la centralità della ricerca di senso in un mondo meccanico e frammentato.

La mostra rappresenta un’occasione per riscoprire la vocazione battesimale, il senso comunitario della fede e una chiamata personale alla riconciliazione. Attraverso parole, immagini e gesti, il percorso espositivo intende stimolare uno sguardo più umano e spirituale sulla realtà, con Francesco come compagno di cammino in un’epoca smarrita ma in cerca di fondamento.

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