Presentazione libro padre Felice Autieri

Presentazione libro padre Felice Autieri

Presentazione libro padre Felice Autieri

Un libro che coglie “la bellezza della spogliazione”, permettendoci di vedere “sfaccettature non evidenziate prima”, grazie a un continuo lavoro di ricerca che viene condotta anche “con gli occhi di oggi, in base ai cambiamenti e alla ricerca che non deve fermarsi”. Sono le parole del professor Franco Cardini, saggista medievalista e scrittore di fama internazionale, sul libro di padre Felice Autieri “Francesco e i vescovi di Assisi, storia di un rapporto” disponibile in tutte le librerie (pagine 364, Edizioni Francescane Italiane).

Cardini ha dialogato con l’autore e con suor Roberta Vinerba, direttore dell’ISSRA, nel corso di un incontro, svoltosi nella mattinata del 7 novembre, con un centinaio di studenti degli Istituti Teologico (ITA) e Superiore di Scienze Religiose (ISSRA) e del liceo Sesto Properzio di Assisi. Dopo i saluti del preside dell’istituto Teologico, padre Giulio Michelini, nel suo intervento, Cardini ha messo in evidenza il rapporto profondo tra Francesco e il clero diocesano culminato nel momento della spogliazione avvenuta proprio nei locali del Vescovado: “Francesco ama la nudità – ha spiegato Cardini – ed è il primo esempio di modernità che riesce a dare un senso diverso anche al denaro: Francesco capisce che il denaro non deve renderci schiavi e, con la sua spogliazione, rinuncia non tanto a vestiti e ricchezze, ma al potere, facendosi più misero dei miseri”.

Alla relazione di Cardini è seguita la conclusione del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, che ha ripercorso i suoi sedici anni da pastore e ricordato che la spogliazione è “una delle icone della storia francescana dimenticata”. Nascono anche da qui i lavori di riscoperta dell’antico episcopio: “Ho visto un film che scorreva e l’ho guardato; e ora i lavori mostreranno a tutti questo film”, ha concluso il presule, esprimendo un suo desiderio: “Sarei felice che i cardinali attraversino la porta prima del conclave, vivendo un’esperienza che cambia la vita”.

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