
Riaperto il Santuario del Sacro Tugurio di Rivotorto dopo il restauro
Riaperto il Santuario – Dopo undici mesi di lavori di restauro e interventi strutturali, il Santuario del Sacro Tugurio di Rivotorto è stato riaperto al culto. La cerimonia di riapertura, seguita da una messa presieduta da monsignor Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi, ha visto la partecipazione di centinaia di persone e delle autorità locali, tra cui il sindaco di Assisi e presidente della Regione Stefania Proietti e il commissario per la ricostruzione Guido Castelli.
I lavori, che hanno coinvolto la riparazione delle strutture danneggiate dal terremoto del 2016 e il restauro degli affreschi, sono stati realizzati con un investimento complessivo di un milione e 250 mila euro. La celebrazione eucaristica è stata un momento di grande commozione, con il ritorno del Santuario al suo antico splendore. La cerimonia ha visto la partecipazione anche del Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni, e delle autorità locali, tra cui il vice sindaco Valter Stoppini, l’assessore alla cultura Veronica Cavallucci, e i consiglieri comunali Scilla Cavanna e Giuseppe Cardinali.
Nel suo intervento, la presidente Stefania Proietti ha espresso la sua emozione per il ritorno del Santuario alla comunità: “Tornare qui, al suo grande splendore, è una profonda emozione, è come tornare a casa”. Ha ricordato le difficoltà subito dopo il sisma, quando, appena insediata, ha dovuto affrontare l’emergenza con oltre 1100 sopralluoghi sul territorio. Con commozione, ha sottolineato che la riapertura del Santuario è il frutto dell’impegno di tutti, dal commissario alle autorità comunali, regionali e alla Soprintendenza.
Guido Castelli, commissario per la ricostruzione, ha definito la riapertura un “momento meraviglioso” e ha evidenziato che ogni ricostruzione è un segno di speranza, in quanto dal male, come il terremoto, può nascere il bene. Ha sottolineato l’importanza della collaborazione e della prevenzione, poiché solo con un impegno collettivo si possono evitare ulteriori danni e lutti.
I lavori di restauro sono stati coordinati dal team tecnico composto dall’ingegner Margherita Prosperi, dall’ingegner Marco Massucci, e dall’ingegner Alberto Capitanucci, con il supporto dello studio Mox Associati. L’architetto Massimo Berzetta ha curato la progettazione architettonica. Il progetto ha previsto la messa in sicurezza e il ripristino dell’edificio, così da restituirlo alla comunità in condizioni ottimali.
L’esecuzione dei lavori è stata affidata all’ATI di imprese formata da Renaissance Srl e Tecnireco Srl, che hanno svolto l’intervento con professionalità e tempestività. La riapertura del Santuario rappresenta un simbolo di resilienza e speranza per la comunità locale, un importante punto di riferimento spirituale e culturale, che, grazie agli interventi di restauro, è stato restituito al suo pieno splendore.
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