(assisioggi.it) ASSISI – Santo Padre,
insieme con i Vescovi dell’Umbria, sono lieto di presentarLe i giovani delle nostre Chiese. Sono convenuti qui fin da questa mattina da ogni angolo della nostra bella Regione per incontrare il Papa, per ascoltarlo, per rinnovare davanti a Lui il loro impegno generoso di vita cristiana. Sono i destinatari del nostro affetto, della nostra fiducia, della nostra speranza. Vengono dalle parrocchie, dalle associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali; portano la gioia e l’entusiasmo della giovinezza, le loro domande e le loro paure e vorrebbero questa sera non solo raccontarle, ma condividerle con il Papa, che già sentono come padre ed amico.
Essi hanno pressappoco l’età che aveva Francesco quando in sogno percepì la domanda che gli avrebbe cambiato la vita: «Chi vuoi seguire: il servo o il padrone?» E spesso, come Francesco e con la sua stessa immediatezza e generosità, vorrebbero rispondere: «Il padrone!» (cf 2C 6: FF 586-587). Ma altrettanto spesso una società ingrata ed egoista vuole rubare loro sogni e speranze, indicando altre mete ed altri successi raggiungibili a buon prezzo. Nel fondo del cuore, però, essi non temono ciò che è difficile ed arduo; li spaventa piuttosto quanto è mediocre, e non vogliono rassegnarsi ad una vita vissuta “a metà”, non vogliono guardarla “dal balcone” questa vita. Essi vogliono una vita “piena”, vogliono “immergersi in essa come ha fatto Gesù”.
Incontrando i giovani qualche mese fa a Rio, Lei, Santo Padre, ha detto loro che solo Gesù sa dare risposte agli interrogativi di fede e di vita. Ed ha aggiunto: «Fidatevi di Cristo, ascoltatelo, seguitene le orme. Non ci abbandona mai, neanche nei momenti più bui. È Lui la nostra speranza» (ai giovani italiani al termine della visita all’Ospedale San Francesco, Rio de Janeiro, 24 luglio 2013).
Questa sera siamo qui per guardare ancora una volta, insieme con Lei, al Signore Gesù, maestro buono della nostra vita. Con la Sua parola, Santo Padre, ci guidi verso di Lui e la benedizione che ci imparte sia pegno di quella divina.
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