Assisi si mobilita per Gaza: arte, fede e solidarietà

Assisi si mobilita per Gaza: arte, fede e solidarietà
credits: Jorge Roque Local Guide Livello 5 

L’iniziativa in Basilica unisce guide turistiche e cittadini

Un’onda di solidarietà concreta si è levata da Assisi, il fulcro spirituale dell’Umbria e punto di riferimento mondiale per la pace, per supportare la popolazione di Gaza martoriata dal conflitto. Una ventina di guide turistiche umbre ha dato vita a un’iniziativa benefica offrendo visite guidate gratuite alla Basilica di San Francesco con l’obiettivo di raccogliere fondi. L’intero ricavato sarà devoluto a Emergency, l’organizzazione umanitaria che garantisce assistenza medica nella Striscia.

Il progetto, battezzato “Tour Guides for Gaza”, ha preso forma grazie alla collaborazione con i frati del Sacro Convento. La risposta del pubblico è stata entusiastica, con residenti e turisti che hanno affollato i primi tour. Le visite si tengono in lingua italiana e inglese, in due fasce orarie: la mattina alle 10:00 e il pomeriggio alle 15:00. Il punto di ritrovo è l’ufficio informazioni situato sotto i portici della Basilica.

Per partecipare, non è richiesto un biglietto di ingresso, ma è previsto un contributo di 3 euro per l’uso degli auricolari, che permettono di seguire al meglio le spiegazioni delle guide. Ogni turno di visita è limitato a un massimo di cinquanta persone per assicurare un’esperienza di qualità.

I fondi raccolti sono destinati a sostenere l’instancabile lavoro degli operatori di Emergency, una delle poche ONG ancora attive nell’area. Nonostante la drammatica crisi umanitaria in corso, l’associazione riesce a curare quotidianamente oltre 300 persone, spesso in condizioni di estrema difficoltà e in strutture improvvisate. Nei mesi passati, il loro intervento ha garantito cure mediche essenziali a migliaia di persone.

La scelta della Basilica di San Francesco come scenario di questa iniziativa non è casuale, ma intrisa di profondo significato storico e spirituale. Essa evoca l’epocale viaggio compiuto da San Francesco nel 1219, quando, in pieno periodo di Crociate, decise di incontrare disarmato il sultano d’Egitto Malik al-Kamil. Un gesto di dialogo e coraggio che ancora oggi ispira azioni di pace e fratellanza. Questo forte legame storico amplifica il valore dell’iniziativa, trasformandola in un potente messaggio di speranza che va oltre la semplice raccolta fondi.

Gli organizzatori sperano di estendere il progetto ad altre città umbre e del resto d’Italia, trasformando l’evento in un modello di impegno civile e spirituale. Le visite guidate non offrono solo l’opportunità di ammirare uno dei capolavori più importanti dell’arte e della fede, ma rappresentano, scrive Massimiliano Camilletti su Il Messaggero, anche una partecipazione attiva a un’azione umanitaria urgente. L’iniziativa di Assisi è un promemoria della forza della solidarietà, dimostrando come la cultura e la spiritualità possano tradursi in un aiuto concreto per chi soffre. In un’epoca di profonde divisioni, l’azione delle guide turistiche e dei frati di Assisi offre un esempio tangibile di come la collaborazione e l’empatia possano tracciare un percorso di speranza e pace. L’appuntamento di oggi è l’occasione per tutti di contribuire a una causa vitale, portando avanti lo spirito di fratellanza che da secoli caratterizza la città serafica.

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