
Solidarietà a Zaoin, ma no alle strumentalizzazioni
Condanna degli insulti – Il portavoce dell’opposizione in Consiglio Comunale di Assisi, Eolo Cicogna, interviene con fermezza sull’episodio che ha coinvolto il consigliere Adil Zaoin, bersaglio di insulti giudicati inaccettabili e lesivi della dignità personale. La vicenda si inserisce in un contesto più ampio, segnato da un progressivo degrado del linguaggio e del tono del confronto politico, ormai sempre più caratterizzato da attacchi personali e comunicazione aggressiva.
Cicogna esprime piena e inequivocabile solidarietà a Zaoin per quanto accaduto, sottolineando che non possono esserci ambiguità nel condannare ogni forma di insulto o linguaggio denigratorio. Per il rappresentante dell’opposizione, la politica deve rimanere un terreno di confronto aperto e acceso, ma basato su contenuti e idee, mai su offese personali.
Nel suo intervento, Cicogna non si limita a denunciare l’episodio singolo, ma amplia la riflessione al quadro generale del dibattito politico attuale. Secondo la sua analisi, quello degli attacchi personali non è un problema isolato né riconducibile a un solo schieramento. Anche esponenti della sua coalizione – consiglieri, candidati e semplici sostenitori – sarebbero stati destinatari di offese, spesso anonime e veicolate attraverso i social network.
In questo senso, l’episodio ai danni del consigliere Zaoin, pur grave e da condannare, rappresenta una manifestazione di un malessere più diffuso che coinvolge l’intero arco politico. Il portavoce dell’opposizione chiede quindi un’assunzione di responsabilità collettiva e un impegno condiviso per ricondurre la dialettica politica entro i limiti del rispetto reciproco e della civiltà.
Cicogna invita inoltre a non utilizzare l’accaduto come pretesto per alimentare ulteriori tensioni. La sua preoccupazione è che episodi di questo genere possano essere sfruttati strumentalmente per polarizzare ancora di più il confronto pubblico, già reso fragile da un clima che rischia di allontanare i cittadini dalla partecipazione attiva.
La presa di posizione dell’opposizione è chiara: la critica resta legittima e necessaria, ma deve riguardare le scelte, i programmi e i contenuti delle politiche messe in atto, non le persone che le portano avanti. Il ruolo di vigilanza e di proposta che l’opposizione svolge non può e non deve confondersi con il ricorso al linguaggio dell’odio o dell’invettiva.
Cicogna sottolinea come il rispetto debba tornare a essere il fondamento del dibattito istituzionale, e ribadisce la volontà della sua coalizione di proseguire nel lavoro di opposizione con serietà e coerenza, evitando ogni forma di polemica personale. La missione resta quella di contribuire al miglioramento della vita cittadina, mantenendo alto il livello del confronto e offrendo una proposta politica alternativa, ma sempre orientata al bene comune.
Il clima di ostilità diffusa, alimentato da esternazioni che oltrepassano i limiti del legittimo dissenso, rappresenta per Cicogna una minaccia alla qualità della democrazia. Quando la discussione si sposta sul piano personale e abbandona il terreno del confronto civile, si perde di vista il vero obiettivo dell’azione politica: rispondere ai bisogni della collettività attraverso idee e progetti.
In conclusione, l’opposizione rinnova il suo impegno per una politica fatta di sobrietà nei toni, fermezza nei contenuti e rispetto per tutte le persone coinvolte nel dibattito pubblico, indipendentemente dalle posizioni assunte. L’appello è rivolto a tutte le forze politiche affinché si facciano carico di un’inversione di rotta che appare oggi non solo auspicabile, ma necessaria.
Assisi, afferma Cicogna, merita un confronto politico che sia costruttivo, civile e ispirato da uno spirito di servizio autentico. È solo in questo modo che si potrà restituire dignità alla politica e riconquistare la fiducia dei cittadini. Il portavoce conclude ribadendo che l’opposizione continuerà il proprio lavoro con determinazione, nel rispetto delle istituzioni e delle persone, rifiutando ogni forma di violenza verbale e impegnandosi a costruire un clima di dialogo e responsabilità condivisa.
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