Festa Liberazione Assisi, commozione per le lettere dei partigiani

È resistenza essere al fianco di chi si oppone a questo modo di intendere la forza

Festa Liberazione Assisi, commozione per le lettere dei partigiani

Liberazione da una dittatura e dalla guerra, liberazione dall’obbligo di dover vivere con la paura di perdere tutto perché diversi, perché non allineati. Con il 25 aprile ci siamo liberati e abbiamo iniziato un cammino di cittadinanza e tutela dei diritti.

Quello indicato dalla nostra Costituzione antifascista è un percorso non semplice e spesso forse in questi decenni ci siamo confusi e persi, come è normale che sia. Proprio per affrontare questi momenti e per garantire che il cammino prosegua la resistenza è ancora viva.

La resistenza non è mai finita e non può finire, perché ci saranno sempre uomini tentati dalla via facile, dall’idea di andare al potere creando un nemico e scagliandosi contro i deboli. È resistenza ogni volta che ci schieriamo contro i deliri di onnipotenza e i seminatori di odio.

Festa Liberazione Assisi – È resistenza essere al fianco di chi si oppone a questo modo di intendere la forza e di disconoscere l’umano. È resistenza onorare la memoria e la realtà storica.

Quindi buon 25 aprile a tutti coloro che credono nell’impegno quotidiano e che lavorano per realizzare un mondo migliore per ogni individuo, partendo dalle piccole cose e dai bisogni primari e arrivando ad una visione di futuro libero, solidale e egualitario.

Dobbiamo superare anche questo periodo storico tanto tetro: lo faremo insieme, non mollando di un passo.

Questa mattina, a Santa Maria degli Angeli, in occasione delle celebrazioni, la sindaca, gli assessori e i consiglieri comunali insieme ai rappresentanti del Consiglio dei Ragazzi delle scuole hanno letto delle lettere inviate alle proprie famiglie da Partigiani condannati a morte.

Grande partecipazione e commozione hanno accompagnato la mattinata. È nostro dovere tenere viva la memoria per fare in modo che la storia non venga distorta e che i principi e i valori per i quali questi ragazzi sono morti non vengano traditi.

‘Se volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione’

Piero Calamandrei

1 Commento

  1. Peccato che tanto fervore non sia stato ugualmente manifestato in occasione di altri eventi di discriminazione pura e semplice, ove per una semplice ed innegabile libertà di scelta di cura (si vaccino/no vaccino) qualcuno é stato privato del diritto al lavoro….diritto che credo sia tutelato in maniera forte dalla tanta sbandierata Costituzione

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