Giornata persone con disabilità, combattere la loro battaglia come se fosse la nostra
Giornata internazionale delle persone con disabilità, dobbiamo trasmettere la forza necessaria per combattere la loro battaglia (qualsiasi essa sia), come se fosse la nostra.
In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità 2022, che si celebra ogni anno il 3 Dicembre l’ex Assessore del comune di Assisi Claudia Maria Travicelli pone l’accento soprattutto sull’integrazione sociale, convinta che il lavoro è parte della vita e l’integrazione avviene anche attraverso il lavoro.
Nella nostra società la vita senza il lavoro diventa una vita non completamente realizzata per qualsiasi persona, ed a maggior ragione lo diventa per una persona con disabilità. Negli anni molto è stato fatto, ma c’è ancora tantissimo da fare e da incentivare.
Anche nella nostra regione, nelle nostre città le persone con disabilità sono inserite in diversi settori professionali: persone lavorano in ditte private, presso il servizio pubblico ed alcuni in cooperative sociali per l’integrazione lavorativa. Non dimentichiamoci delle grandi realtà come l’Istituto Serafico per sordomuti e ciechi è un Ente Ecclesiastico senza scopo di lucro che promuove e svolge attività riabilitativa, psicoeducativa e assistenza socio-sanitaria per bambini e giovani adulti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali e dell’Istituto Padre Ludovico da Casoria nato da un’ispirazione del santo napoletano Ludovico (1814-1885) ed è oggi è un centro d’eccellenza per l’attività riabilitativa, psicoeducativa e l’assistenza socio-sanitaria a ragazzi con disabilità fisiche, psichiche, sensoriali e con disturbi comportamentali, il cui personale ogni giorno si occupa di tutti coloro che con bisogno e speranza bussano alla loro porta.
Esiste anche una realtà ben presente su tutto il territorio costituita dai laboratori protetti e dai centri diurni socio-pedagogici gestiti da Associazioni e Cooperative private, con l’assistenza di personale qualificato in alcune di queste gli ospiti con disabilità producono oggetti di artigianato, di falegnameria, sartoria, tessitura, ceramica, bigiotteria etc. I manufatti di ottima qualità sono prodotti con gioia, con orgoglio da parte delle persone e soprattutto con grande amore. Nei laboratori, le persone con disabilità svolgono con precisione e competenza attività anche nell’ambito del giardinaggio, nelle cucine e in altri servizi. Spesso in questi anni mi sono domandata quanti sono gli uffici presenti nelle nostre amministrazioni per persone con disabilità? Non oso rispondere …
In questa giornata e non solo mi permetto con molta delicatezza e tatto di riportare la voce di tante amiche ed amici con disabilità, le loro e nostre perplessità/criticità, le tante domande e richieste permettetemi legittime che vogliamo inoltrare alla politica tutta e a chi oggi si accinge a governare la nostra bella Italia. È doveroso prima di tutto fare riferimenti alla nostra Costituzione: l’articolo 3 così recita:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c.1], di razza, di lingua [cfr. art 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinione politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali. Aggiungendo che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Citiamo di seguito anche l’articolo 38 che recita : Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Premesso ciò, ORA VENIAMO ALLA REALTÀ, ci ricolleghiamo alla petizione lanciata da Maddalena Milone giovane donna disabile, da noi sottoscritta e condivisa, che in modo particolare ricorda il tariffario fermo e conseguenti ausili osboleti, permessi legge 104, congedo e tutele al lavoratore con disabilità da rafforzare, cifra delle pensioni di invalidità attualmente insufficiente a condurre una vita dignitosa.
Questi sono i punti contenuti nella lettera (petizione) inviata ai Ministri del neo governo Meloni.
1. aggiornamento nomenclatore tariffario
Il nomenclatore tariffario degli ausili, protesici e non, è un documento in cui sono elencati i vari ausili ortopedici necessari alle persone con disabilità per camminare. Al momento risulta ancora in vigore quello del 1999. Nonostante sia stato emanato, in effetti, un documento con i nuovi dispositivi tecnologici e i nuovi livelli di LEA, tale documento (DPCM 12 gennaio 2017), approvato nel 2021, risulta ancora non operativo.
Le stesse officine ortopediche chiedono a gran voce di risolvere tale problema, che comporta per loro una maggiore difficoltà lavorativa e un doversi adattare a una burocrazia non più adeguata. Sul sito Fioto viene riportato: “Questi cinque anni di attesa hanno accentuato le diseguaglianze territoriali (sia tra le Regioni sia tra le ASL) di accesso alle prestazioni di assistenza protesica; si sono moltiplicate le situazioni di abusivismo in assenza della disciplina dell’accreditamento della filiera erogativa. Non è più tempo di rinvii; i LEA devono diventare operativi.”
Soprattutto, però, questo risulta un problema molto grave per coloro che colpiti da disabilità si trovano ad affrontare spese molto alte o a rinunciare a poter svolgere determinate attività, incluse quelle lavorative e sportive, rimaste privilegio dei pochi che possono permettersi le protesi e le carrozzine per lo sport.
2. Legge 104/1992 e legge 151/2001
Anche nei casi di gravità, la legge non tutela sufficientemente il lavoratore disabile sul posto di lavoro, in quanto la normativa tende a tutelare il caregiver prevedendo un congedo straordinario o il diritto al part-time, per gravissimi e documentati motivi di salute, solo a beneficio dei parenti/genitori/figli della persona con handicap, ma non per il disabile stesso.
Mi chiedo e Vi chiedo, quindi, in che modo avvenga l’inclusione della persona con difficoltà nel mondo del lavoro, se in caso di gravi problemi di salute tale forma di congedo è prevista solo per chi assiste ma non per il lavoratore diretto interessato, che rischia così di perdere il lavoro se capita un grave problema di salute.
3. Sussidi economici per persone con disabilità e invalidità civile
E’ lampante come 295 euro di invalidità civile o 500 euro di accompagnamento non siano sufficienti, nel 2022 in Italia, per permettere una vita dignitosa, soprattutto se teniamo in considerazione il fatto che una persona disabile deve affrontare maggiori spese mediche.
Aggiungo che il limite 17.050, 42 euro lordi (circa 1200 euro al mese) per avere tale sussidio appare assolutamente inadeguato, considerando anche i problemi precedentemente esposti. Chiediamo che tali importi vengano adeguati al costo della vita.
In riferimento a tali principi costituzionali, è palese come tali contraddizioni violino addirittura la fonte primaria dei diritti delle persone con disabilità, ma soprattutto avere dei cittadini in grado di lavorare e di produrre per lo Stato sarebbe un vantaggio per la Società, che invece di fatto esclude queste persone sia in ambito sociale che lavorativo, in quanto non le mette in condizione di raggiungere il loro pieno potenziale.
Si parla tanto di inclusione ma spesso si ha l’impressione che le proposte e gli interventi della politica sul tema siano solo di pura apparenza.
A proposito dei punti sopra elencati e alle tante problematiche che affliggono ogni giorno i bambini e gli adulti con disabilità e le loro famiglie, alle mille difficoltà mai risolte dalla politica … in questa giornata penso al … Bonus di fine anno alla Camera: 5.500 euro ai deputati per comprare tablet, smartphone e pc. Nel 2018 a Montecitorio si stanziò un extra pari a 2500 euro per il rimborso spese. Il nuovo bonus aumenta l’importo del 120%. Pazzesco! Qualcuno potrebbe aggiungere per loro sì, per noi le briciole!
Un enorme ringraziamento va a tutti coloro che ogni giorno in vari modi, ruoli e luoghi si occupano di persone con disabilità.
Con forza crediamo che sia non solo etico, ma utile un’integrazione migliore delle donne e degli uomini con disabilità, si dia loro un percorso lavorativo serio e tranquillo, un vero futuro. Accompagniamoli dignitosamente sin dalla scuola e ricordiamo alla politica tutta di smetterla di considerare le persone disabili solo una spesa.
Qui per firmare la petizione di Maddalena Milone: https://www.change.org
Claudia Maria Travicelli
(Ex Assessore Servizi sociali- Inclusione, integrazione e lotta alla povertà – Accessibilità del Comune di Assisi)
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