Il presepe vivente di Petrignano d’Assisi: la tradizione continua

La rappresentazione della Natività più antica dell’Umbria torna per la sua 42esima edizione

Il presepe vivente di Petrignano d’Assisi: la tradizione continua

Dopo una pausa di tre anni a causa delle restrizioni, la rappresentazione della Natività più antica dell’Umbria, il presepe vivente di Petrignano d’Assisi, torna per la sua 42esima edizione. Quest’anno, la manifestazione si svolgerà il 24 e 25 dicembre e sarà replicata il primo e il 6 gennaio.

Più di 150 figuranti animeranno i vicoli del castello medievale e le sponde del fiume Chiascio, ricreando l’antica Palestina e Betlemme nel giorno della Nascita di Gesù. Gli organizzatori promettono un presepe vivente nel segno della tradizione e della continuità con le edizioni passate, con l’aggiunta di nuove scene e nuove ambientazioni.

Il percorso sarà più lungo rispetto agli anni passati e porterà gli spettatori a scoprire gli angoli più belli di Petrignano. Saranno messe in scena gli antichi mestieri, la vita contadina, scene di vita quotidiana, ma anche i personaggi storici contemporanei di Gesù, come Erode il Grande, il Sommo sacerdote o Publio Sulpicio Quirino. Ci saranno scene recitate, che coinvolgeranno direttamente gli spettatori.

Nel giorno dell’Epifania, scrive Flavia Pagliochini sul Corriere dell’Umbria, la rappresentazione sarà preceduta dalla sfilata di tutti i figuranti per le vie del paese, a partire dalle 16. Parte del ricavato della vendita dei biglietti d’ingresso all’iniziativa, come ogni anno, verrà devoluto per supportare attività di beneficenza.

La Fondazione Avanti Tutta, che organizza l’evento, è orgogliosa di dare continuità a un’idea illuminante e carica di umanità di Leonardo Cenci, che nel 2017 ha trasformato delle esigenze reali in un vero e proprio servizio, molto utile a tante persone che vivono la realtà della malattia oncologica. Lavorano ogni giorno, grazie al prezioso contributo di Noemi Puccetti, per rendere sempre più utile e fruibile il loro supporto.

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