Petizione di 7mila firme, stop cemento su paesaggio di Assisi

«Intervenga il ministro», si chiede un sopralluogo anche da parte della Procura della Repubblica

Petizione di 7mila firme, stop cemento su paesaggio di Assisi

Petizione di 7mila firme, stop cemento su paesaggio di Assisi

la nazione«Stop alla colata di cemento sul paesaggio di Assisi» è la petizione online che ha giù raccolto 7.000 firme su iniziativa del «Comitato no Cemento» che chiede un intervento, un sopralluogo, da parte del Ministero della Cultura (guidato da Gennaro Sangiuliano) e anche della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, per valutare la situazione ambientale e paesaggistica nella pianura antistante Assisi. Motivo scatenante una nuova lottizzazione, ma evidenziando anche interventi che, nel tempo hanno riguardato o stanno interessando la ‘fascia’ intorno al centro storico e ricordando le motivazioni che hanno portato al riconoscimento del territorio assisano quale patrimonio mondiale Unesco.

Stop cemento sul paesaggio di Assisi Il Comitato: «Intervenga il ministro». La petizione online ha raccolto 7mila firme, e si chiede un sopralluogo anche da parte della Procura della Repubblica.

Il comitato di cittadini – in particolare della zona Santa Maria delle Grazie a Santa Maria degli Angeli – che chiede un sopralluogo urgente al fine di accertare la legittimità degli atti, anche tecnici-amministrativi, rilasciati da parte della amministrazione comunale di Assisi, la compatibilità degli interventi autorizzati rispetto ai principi di salvaguardia e tutela di un sito dichiarato, dall’anno 2000, Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco.

«La realizzazione di nuovi fabbricati al di sotto del colle storico di Assisi e in piena visuale panoramica andrebbe quindi per sempre ad alterare il panorama di Assisi in un luogo dichiarato patrimonio mondiale da parte dell’Unesco – sottolinea il Comitato -. Cittadini che rilevano che di recente tutta la zona agricola sottostante la Basilica di Assisi, tra zona Campiglione e Rivotorto è stata aggredita da una consistente nuova edificazione e cementificazione là dove sino a pochi anni orsono la nuova edificazione era assolutamente vietata: starebbero sorgendo nuovi edifici sparsi, ovunque nel territorio di Assisi, in totale contrasto con i presupposti delle norme di vincolo esistenti oltre che degli indirizzi dettati sia dal Piano di Gestione del sito Unesco di Assisi.

3 Commenti

  1. Ottimo lavoro del Comitato. Forse una migliore pubblicizzazione dell’iniziativa avrebbe permesso di raccogliere un numero maggiore di firme. L’interesse e la voracità di pochi non possono mettere a repentaglio un patrimonio paesaggistico che per secoli è stato tutelato. Bene il coinvolgimento dell’UNESCO. L’affronto alla cristianità tutta e agli assisani perpetrato a Villa Gualdi non deve passare impunito

  2. L’unica legge che riconosce il valore del paesaggio Assisano è il Decreto Ministeriale del giugno 1954. L’UNESCO centra poco. E’ quel decreto che vincola TUTTO il territorio del comune di Assisi quale belleza naturale ed è quel decreto che sia la soprintendenza che il Ministero guidato dal min. Gennaro Sangiuliano (sottosegretario Sgarbi) dovrebbero rispettare. Purtroppo il Piano Regolatore Strutturale è stato approvato senza VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che inveve era obbligatoria sia per legge Europea che Nazionale e qui dovrebbe indagare la Procura perché sia stata omessa non essendo possibile che Leggi Nazionali ed Europee possano essere superate da una delibera regionale studiata apposta per non ritardare l’approvazione del nuovo PRG che è la vera causa dei disastri paesaggistici che stanno nascendo non solo in Assisi ma in tutto il territorio comunale.

  3. L’unica legge che riconosce il valore del paesaggio Assisano è il Decreto Ministeriale del giugno 1954. L’UNESCO centra poco. E’ quel decreto che vincola TUTTO il territorio del comune di Assisi quale bellezza naturale ed è quel decreto che sia la Soprintendenza che il Ministero guidato dal min. Gennaro Sangiuliano (sottosegretario Sgarbi) dovrebbero rispettare. Purtroppo il Piano Regolatore Strutturale è stato approvato senza VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che invece era obbligatoria sia per legge Europea che Nazionale e qui dovrebbe indagare la Procura perché sia stata omessa non essendo possibile che Leggi Nazionali ed Europee possano essere superate da una delibera regionale studiata apposta per non ritardare l’approvazione del nuovo PRG che è la vera causa dei disastri paesaggistici che stanno nascendo non solo in Assisi ma in tutto il territorio comunale.

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