
Disagi a Porta Nuova per guasto all’infrastruttura pubblica
Turisti a piedi sulla salita – Turisti a piedi di Gianni Pederzoli – Una fotografia scattata ieri al parcheggio di Porta Nuova ad Assisi ha riacceso i riflettori su un problema annoso e mai risolto: la scala mobile fuori servizio che collega il parcheggio al centro storico. Nell’immagine si nota un gruppo di turisti, tra cui persone anziane e disabili, costretti a salire a piedi per la ripida via Santureggio, in assenza di alternative praticabili.
L’episodio, che ha suscitato forti reazioni tra residenti e visitatori, è diventato l’ennesima conferma di una gestione comunale accusata di privilegiare la promozione mediatica rispetto all’effettivo funzionamento dei servizi. La zona interessata, uno dei principali accessi alla città per chi arriva in auto, dovrebbe rappresentare il primo punto d’accoglienza per i numerosi turisti che ogni anno visitano Assisi. Invece, da tempo, le condizioni dell’impianto di risalita vengono segnalate come critiche, con interruzioni frequenti che causano disagi a cittadini e visitatori.
La scala mobile di Porta Nuova rappresenta un’infrastruttura cruciale per la mobilità in una città ad alto afflusso turistico e caratterizzata da forti pendenze. La sua indisponibilità, oltre a creare problemi logistici, diventa un ostacolo all’accessibilità, penalizzando in particolare le persone con difficoltà motorie. Il tratto alternativo, via Santureggio, è infatti una salita ripida e impegnativa, che rende difficile l’accesso a chi non può affrontarla senza aiuti.
L’accaduto ha evidenziato una situazione più ampia che coinvolge la gestione amministrativa dell’attuale governo cittadino. l’ex sindaca di Assisi, è stata spesso elogiata per la capacità di comunicare efficacemente e per la visibilità data alla città attraverso eventi e iniziative mediatiche. Tuttavia, emergono con insistenza critiche su una gestione ritenuta più attenta all’immagine che alla risoluzione concreta dei problemi.
Negli anni, il messaggio di “Assisi città dell’accoglienza” è stato promosso attraverso numerose campagne istituzionali, con una narrazione che puntava a valorizzare l’identità spirituale e culturale della città. Ma il disservizio documentato ieri rischia di smentire quella narrazione nei fatti. La foto della comitiva bloccata ai piedi della salita si sta già trasformando in un simbolo delle contraddizioni tra il racconto ufficiale e la quotidianità sperimentata da chi vive o visita il centro umbro.
Al centro delle critiche non c’è solo l’episodio isolato, ma una gestione percepita come distante dalle esigenze reali del territorio. Tra le accuse mosse all’amministrazione, emergono anche quelle legate all’indebitamento pubblico, che secondo alcune fonti sarebbe stato aggravato da progetti e iniziative pubblicitarie non accompagnate da investimenti strutturali proporzionati. Il timore è che i costi di questa politica vengano ora scaricati sui cittadini, mentre i benefici restano incerti.
La questione della scala mobile, pur essendo un nodo tecnico, assume un significato più ampio in un contesto dove l’equilibrio tra promozione turistica e vivibilità urbana diventa centrale. Assisi, patrimonio mondiale dell’umanità e meta di milioni di pellegrini, ha bisogno di infrastrutture efficienti e affidabili per reggere il peso della sua vocazione internazionale.
Nel frattempo, i residenti chiedono interventi risolutivi e duraturi, a fronte di soluzioni temporanee che non affrontano le cause profonde del problema. Alcuni segnalano come il guasto alla scala mobile non sia un caso isolato, ma l’ennesima ricorrenza di una lunga serie di malfunzionamenti che, secondo molti, avrebbero potuto essere evitati con una manutenzione più regolare e attenta.
L’amministrazione comunale non ha ancora rilasciato aggiornamenti sull’effettiva tempistica per il ripristino dell’impianto, alimentando ulteriore incertezza tra gli operatori turistici e i cittadini. In una città che vive in larga parte del suo comparto ricettivo, ogni elemento che ostacola l’esperienza dei visitatori diventa un fattore critico, con potenziali ripercussioni economiche dirette e indirette.
La vicenda di Porta Nuova riapre dunque il dibattito sulla visione di città promossa negli ultimi anni: una visione che, secondo molti, rischia di concentrarsi troppo sull’apparenza e troppo poco sulla funzionalità. La fotografia che immortala turisti, anziani e disabili costretti a faticare lungo un tratto che dovrebbe essere agevolato da un’infrastruttura pubblica, sintetizza in modo diretto una frattura crescente tra immagine e realtà.
Sono già alcuni anni che sappiamo benissimo che la scala mobile di Porta Nuova ha finito la vita tecnica , sappiamo che va sostituita e forse anche aggiornata che salita e discesa , che lì a porta nuova dovrebbe anche essere pensato un ascensore per gli handicapato in sedia a rotelle in quanti la scala mobile non è adeguata a tale scopo . Ma ancora nulla si è fatto in merito .ci sono state anche denunce in merito ma nulla . Tutto avrebbe dovuto essere pronto per questo Giubileo e per il 2026
chi è l’assessore ai lavori pubblici ???
… e la piscina comunale poi????
Tutte promesse (non mantenute).