Assisi, le novità nel Pugilato Olimpico ed il futuro del “Pro”, il punto del Presidente

ROMA – Per il 2014 l’attività della Federazione Pugilistica Italiana riparte dalle novità introdotte nel Pugilato Olimpico a livello nazionale ed internazionale. Nell’anno che vedrà protagonista la boxe femminile e giovanile e con lo sguardo rivolto anche al futuro del pugilato “Pro”, il Presidente FPI Alberto Brasca fa il punto sul programma e obiettivi della federazione.

Presidente qual è lo scenario 2014 previsto per il Pugilato Olimpico?

“Per la preparazione delle Squadre Azzurre i nostri tecnici federali hanno già acceso i motori. Dal 2 gennaio le donne sono già al lavoro presso il Centro Nazionale Federale ad Assisi; per il 7 gennaio sono stati già convocati i migliori atleti Elite che si sono distinti in occasione degli ultimi Campionati Italiani Assoluti; nei giorni immediatamente successivi a Santa Maria degli Angeli arriveranno anche gli Youth e gli Junior. Gli appuntamenti internazionali più significativi sono, per gli Elite, i Campionati dell’Unione Europea previsti a giugno. Ad aprile in Bulgaria si svolgeranno i Campionati Mondiali Youth ed a latere una kermesse femminile per le categorie olimpiche dei 51, 60 e 75 Kg., entrambi validi anche per la qualificazione ai Giochi Olimpici Giovanili previsti in Cina ad agosto. A seguire in Canada sono in programma i Campionati del Mondo Elite Femminili e ad ottobre i Campionati Europei Youth Maschili. In sintesi un calendario molto intenso per le donne ed i giovani, meno impegnativo per gli Elite che, oltre all’impegno con le World Series of Boxing, parteciperanno sia a numerosi tornei internazionali che a dei training camp intensivi con squadre straniere di valore assoluto.

Sul fronte dell’attività nazionale seguiremo anche quest’anno un programma ricco ed ormai collaudato con due importanti novità. La prima è l’adozione del così detto ‘ius soli sportivo’ per gli atleti stranieri tesserati con le nostre società. La loro partecipazione, invero, non è una novità assoluta perché già da tempo partecipano all’attività ordinaria dei loro club ed anche a quasi tutte le manifestazioni del calendario nazionale. Da quest’anno potranno partecipare anche ai Campionati Italiani di tutte le qualifiche: Schoolboy, Junior, Youth, Elite. Senza limiti per gli atleti nati in Italia, con un minimo di anzianità di tesseramento per gli atleti stranieri ‘solo’ residenti. Abbiamo adottato questa scelta perché il ring è per eccellenza un luogo di pari opportunità, dove non ci sono differenze tra gli uomini, e perché le nostre società sono di fatto, da anni, centri attivi e vitali di inclusione sociale: chi si allena quotidianamente con noi è giusto che non si veda escluso dalle nostre competizioni più importanti.

La seconda novità è costituita dai due tornei nazionali a squadre regionali (maschili e femminili) che confidiamo di far partire sin dai primi mesi dell’anno e che si svilupperanno in una serie molto significativa (circa 40) di manifestazioni di qualità con oltre 300 incontri complessivi. Il progetto maschile denominato Talent League of Boxing, ideato da Roberto Cammarelle e accolto con favore dai nostri Comitati Regionali, ricalca a grandi linee lo schema delle WSB, con sfide regionali in andata e ritorno e la partecipazione di tutti i nostri migliori atleti Elitè, che avranno finalmente l’opportunità di esprimersi con più continuità ad alto livello. Il progetto femminile denominato “International Women Boxing League”, sulla falsariga di quello maschile, è invece ‘figlio’ dell’esplosione di entusiasmo che si è venuta a determinare nella boxe in rosa ed è promosso e sostenuto fondamentalmente dai maggiori tecnici del settore femminile riunitisi in un apposito Comitato Organizzatore. Anche questa, invero, è una bellissima novità, una vera e propria spinta imprenditoriale dal basso, impensabile sino a qualche mese fa”.

In base alle ultime decisioni prese sul pugilato ‘”Pro” in che modo verrà avviato il cambiamento e quale sarà il legame con la Lega Pro Boxe?

“Dopo ripetuti tentativi di modificare l’ordinamento federale al fine di sottrarre l’attività pugilistica alla sfera di applicabilità della Legge 91/81, finalmente il Consiglio Nazionale del CONI, con propria delibera del 19/12/2013, ha accolto la richiesta della FPI di escludere il pugilato professionistico dai vincoli rigidi ed incongrui di tale normativa, pensata fondamentalmente per il calcio e per gli sport di squadra. Tale innovazione accoglie una richiesta storica delle nostre società e consentirà d’ora innanzi una gestione dei pugili pro assimilabile, sotto il profilo giuslavoristico, all’attività dilettantistica, con notevole semplificazione degli assetti societari e soprattutto in regime di sensibili agevolazioni fiscali.

La Federazione, prendendo atto della scelta AIBA di imporre a tutte le Federazioni olimpiche l’interruzione del loro ruolo di governo sul pugilato professionistico tradizionale, ha concretamente avviato con la Lega Pro Boxe un percorso condiviso per addivenire entro un triennio ad un nuovo assetto federale, analogo a quello già in essere nei principali paesi europei, con una netta distinzione di competenze e di responsabilità tra pugilato olimpico e pugilato “Pro” tradizionale. L’obiettivo da perseguire è chiaro: sarà di competenza esclusiva della Federazione l’intero comparto del pugilato dilettantistico AOB (AIBA Open Boxing) nonché i settori WSB e APB (AIBA Pro Boxing) previsti negli ordinamenti AIBA. Sarà invece di competenza della Lega Pro Boxe l’intero comparto del pugilato professionistico tradizionale ivi compresi i rapporti con l’EBU e con le sigle mondiali che intenderà riconoscere. In questa direzione il Consiglio Nazionale del CONI, con propria delibera dell’11.12.2013, ha approvato le modifiche allo Statuto FPI proposte dal Commissario ad acta in conformità con le nuove normative AIBA. La Lega Pro Boxe, per parte sua, è impegnata a rinnovare la propria configurazione istituzionale con l’introduzione in seno agli organi direttivi della rappresentanza degli atleti professionisti, dei tecnici e dei procuratori nonché la ridefinizione della propria mission volta alla riorganizzazione dell’intero comparto con il raggiungimento della piena autonomia al termine del 2016.

Nell’immediato e fino alla conclusione del processo di riassetto, FPI e Lega Pro Boxe manterranno stretti rapporti di collaborazione, con un progressivo e coordinato trasferimento alla Lega di funzioni connesse al complessivo governo del comparto Pro. In tale ottica è stato deliberato un primo pacchetto di deleghe a favore della Lega Pro Boxe, ed è in programma una sessione di lavoro congiunta tra FPI, Lega e operatori del settore, con il supporto di consulenti in materia giuridica, legale e fiscale per il riordino delle rispettive competenze. La Federazione conferma la propria disponibilità ad avviare in parallelo l’esperienza dell’APB in sintonia ed in simultanea con l’avvio dell’esperienza da parte dell’AIBA e delle altre Federazioni pugilistiche europee.

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