Pierotti lancia l’Angelana verso un febbraio importante

Pierotti lancia l'Angelana verso un febbraio importante

Pierotti lancia l’Angelana verso un febbraio importante

C’è un mini torneo che attende l’Angelana: quattro gare compresse in altrettanti fine settimana, una sorta di anticamera del finale di stagione, i cui scenari in casa giallorossa dipenderanno appunto dai risultati delle prossime quattro gare. “Ho detto ai ragazzi che da qui alla sosta di fine febbraio abbiamo l’opportunità di essere padroni del nostro destino, e di determinare anche quelli che potranno essere gli obiettivi nelle restanti 10 giornate”, spiega Luca Pierotti, pronto a rituffarsi nel campionato di Eccellenza dopo aver osservato il turno di riposo nel week-end passato. Che a voler essere pignoli non è stato necessariamente un bene: l’Angelana veniva da 4 risultati utili, con tre vittorie e un pari contro il Lama a legittimare una risalita che l’ha portata a ridosso della zona play-off. “Però queste due settimane ci sono servite per lavorare bene e per rimettere a fuoco alcuni concetti”, aggiunge il tecnico, curioso di vedere quella che sarà la risposta della squadra alla vigilia della sfida contro l’Ellera, seconda forza del torneo.

LARGO AI GIOVANI Ricominciare contro un avversario tanto quotato è di per sé complicato, ma anche stimolante. “I ragazzi sono pronti, sanno quello che li aspetta e vogliono ben figurare. Ma più che la gara con l’Ellera, nei giorni scorsi ho cercato di delineare bene quelli che saranno gli scenari da qui all’ultima sosta del campionato: le sfide contro Branca, Nestor e C4 ci serviranno per capire meglio cosa ne sarà dell’ultima parte di stagione, e quindi se dovremo puntare a una salvezza tranquilla (che è da sempre l’obiettivo che ci siamo prefissati) o se potremo alzare l’asticella e magari lottare per qualcosa di più importante. Tutto questo rientra in un percorso di crescita che non potrà prescindere dai risultati, ma che soprattutto passerà dall’atteggiamento che la squadra saprà mettere nel lavoro quotidiano”. Nonostante dicembre abbia ridotto considerevolmente il numero di alternative, specialmente in attacco con le partenze di Boldrini, Pelosi e Jardel, Pierotti non s’è per questo fasciato la testa.

“Abbiamo condiviso programmi e strategie con la società, di fatto accelerando il percorso che avrebbe dovuto vedere alcuni ragazzi della Juniores in pianta stabile in prima squadra nella parte finale della stagione. Ora siamo una ventina di giocatori e tra di essi ci sono molti 2004 e 2005, ma questo è sicuramente un bene perché vivendo quotidianamente l’ambiente della prima squadra non potranno che crescere in fretta. Già ho visto notevoli progressi da parte di qualche ragazzo, e ciò sta ripagando le scelte fatte a suo tempo”.

Giovani come Cuocolo, Roscini e Lo Gelfo (più Pagliuca), tutti classe 2005, sono da considerare ormai parte integrante del gruppo. Così come i 2004 Rosati, Fortebracci, Fermi e Sforna, che unitamente ai 2003 Vercillo, Pauselli e Ragnacci (oltre ai portieri Buini, Turrioni e Fantini e al fantasista Paladino, di proprietà del Perugia) rappresentano un ventaglio di alternative giovani, ma di sicuro affidamento. “Capisco che in questo modo la formazione Juniores potrebbe finire per avere qualche problema, dal momento che non potremo sempre “prestare” 6-7 ragazzi per le partite del lunedì, ma indubbiamente per la società questa prospettiva può rappresentare una strategia che pagherò presto dividendi, e non è un caso se il tutto sia stato condiviso appieno dalla dirigenza”.

OSTACOLO DURO Le quattro gare alle porte serviranno a Pierotti per delineare l’orizzonte, ma questa Angelana ha già dimostrato di saper fare di necessità virtù. “Purtroppo non avremo Ravanelli, che ne avrà ancora per qualche settimana, e spero di riavere presto Bartolini, così come mi auguro di poter utilizzare Minuti (2003) prima della fine della stagione. Questo significa però che ci sarà spazio per i giovani, e sinceramente non ho timore di gettarli nella mischia. Contro l’Ellera ci attende una gara durissima, ma sono convinto che tutti sapranno farsi trovare pronti. Sono contento di aver visto progressi evidenti sia dai giocatori più “anziani”, sia da quelli più giovani, e credo che i risultati delle scorse gare ne siano una logica conseguenza”.

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