
Convegno ad Assisi: Memoria e Fraternità per la Pace
Convegno ad Assisi – Si è svolto sabato 30 novembre presso il Santuario della Spogliazione il convegno “Per una geografia della memoria, dall’accoglienza alla fraternità, un percorso per la pace”. L’evento ha visto la partecipazione di delegazioni provenienti da Assisi, Padova e Campagna, unite nel ribadire l’importanza della memoria come strumento attivo e continuativo, oltre la ricorrenza del 27 gennaio.
Ad aprire l’incontro è stato monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, che ha definito la sala del Santuario “un grembo dove tutto può germinare e maturare”. Citando Mirjam Viterbi, una delle 300 persone ebree salvate ad Assisi, ha sottolineato l’esigenza di promuovere fraternità e umanità. “Questo luogo, intriso di radici francescane – ha dichiarato – rappresenta un punto di convergenza e una spinta verso un futuro di memoria e solidarietà”.
I protagonisti e i temi affrontati
A moderare il convegno è stata Marina Rosati, ideatrice del Museo della Memoria, che ha evidenziato come sia doveroso parlare di memoria tutto l’anno, esaltando esempi positivi per ispirare le nuove generazioni.
I saluti istituzionali hanno visto gli interventi di:
- Fausto Lamparelli, questore di Perugia, in rappresentanza del Capo della Polizia Vittorio Pisani.
- Paolo Mirti, assessore all’istruzione del Comune di Assisi, che ha sottolineato il valore del progetto, lontano dai soliti circuiti turistici.
- Biagio Luongo, sindaco di Campagna, e Cristina Patta, sindaco vicario di Tonara, hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa.
Tra gli ospiti anche monsignor Roberto Carboni, metropolita di Oristano, e rappresentanti dei Rotary Club di Assisi e Campagna Valle del Sele, sostenitori del progetto.
Relazioni di spessore storico e morale
La mattinata è proseguita con una serie di interventi mirati:
- Padre Felice Autieri ha ripercorso la storia della rete di accoglienza ad Assisi, evidenziando l’azione solidale verso gli ebrei perseguitati.
- Don Michele Di Martino ha raccontato le vicende di Giuseppe Maria Palatucci e del nipote Giovanni Palatucci, figure eroiche a Campagna e Fiume, rispettivamente.
- Padre Giorgio Laggioni ha illustrato il coraggio del venerabile padre Placido Cortese, frate padovano che operò nella Resistenza FraMa e pagò con la vita il suo impegno per salvare ebrei, profughi e militari perseguitati.
Placido Cortese, incarcerato e torturato nel 1944 a Trieste dalla Gestapo, non tradì mai i suoi compagni, rappresentando un esempio di altruismo estremo.
Omaggio a padre Michele Todde
Nel pomeriggio, il dibattito si è concentrato su padre Michele Todde, religioso originario di Tonara. Durante il dialogo, moderato da monsignor Roberto Carboni, sono stati ricordati l’umiltà e il silenzio con cui il frate agiva per aiutare i più bisognosi. Carboni ha dichiarato: “Quando vide persone in difficoltà, padre Michele non esitò ad aiutarle”.
Come omaggio alla sua memoria, è stato consegnato il “crogiuolo sardo” al Giardino dei Giusti di Assisi insieme a due bambole tradizionali sarde, simbolo di riconoscenza e radici culturali.
Celebrazione eucaristica conclusiva
La giornata si è conclusa con una celebrazione eucaristica nella chiesa di Santa Maria Maggiore, presieduta da monsignor Carboni e concelebrata da monsignor Sorrentino, unendo spiritualità e memoria in un momento solenne e partecipato.
Questo evento rappresenta un passo significativo nella costruzione di una memoria condivisa e viva, che guarda oltre le commemorazioni istituzionali, promuovendo fraternità e accoglienza come valori universali e duraturi.
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