Festival Beni Comuni: Assisi annuncia la seconda edizione nel 2026

Festival Beni Comuni: Assisi annuncia la seconda edizione nel 2026

Successo per l’evento che ha riunito esperti e amministratori 

Si è concluso con successo il primo “Festival dell’Amministrazione Condivisa dei Beni Comuni”, svoltosi ad Assisi dal 27 al 29 marzo 2025, che ha visto la partecipazione di oltre 250 tra sindaci, amministratori pubblici, esperti e cittadini attivi provenienti da tutta Italia. L’evento, organizzato dal Comune di Assisi in collaborazione con Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà e il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia, ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle nuove forme di collaborazione tra cittadini ed enti locali per la gestione condivisa dei beni comuni.

Durante le tre giornate, ospitate presso il Palazzo Monte Frumentario, si sono susseguiti panel di discussione, gruppi di lavoro e presentazioni di esperienze concrete di amministrazione condivisa. L’obiettivo principale del festival è stato quello di promuovere un modello culturale, politico e amministrativo innovativo, capace di rispondere in modo più efficace alle esigenze delle comunità attraverso la collaborazione attiva tra istituzioni e cittadini.Umbria Cronaca+5ANSA.it+5ANSA.it+5

“Grazie ai diversi patti di collaborazione stipulati con associazioni e privati – ha dichiarato Veronica Cavallucci, assessore alla cultura di Assisi – siamo riusciti a trovare soluzioni a problemi che altrimenti sarebbero rimasti irrisolti. Il ruolo della pubblica amministrazione è fondamentale per intercettare i bisogni e applicare l’amministrazione condivisa come risposta innovativa. Queste forme di gestione dei beni comuni vanno promosse, anche attraverso un’adeguata formazione all’interno degli enti locali”.

Il festival ha visto la partecipazione di rappresentanti di numerosi comuni italiani, sia grandi città come Roma, Milano, Torino e Bologna, sia realtà più piccole come Naragus in Sardegna (800 abitanti), Roseto Capo Spulico in Calabria (1.800 residenti) e Fontecchio in Abruzzo (280 abitanti). Questa ampia partecipazione ha evidenziato la crescente necessità di ampliare la rete di collaborazione tra istituzioni, enti locali, associazioni, terzo settore e cittadini per affrontare in modo più efficace le sfide dei territori e delle comunità.

A conclusione dell’evento, sono stati assegnati i premi “Patti per collaborare 2025”, istituiti per valorizzare e diffondere le buone pratiche di amministrazione condivisa. Nella sezione “Patti”, il Comune di Sciacca in Sicilia è stato premiato per la “Casa del Volontariato”, un bene confiscato alla mafia e trasformato in un centro al servizio della comunità, coinvolgendo numerose associazioni locali. Menzioni speciali sono andate ai patti di collaborazione delle città di Prato e Pavia.

Per la sezione “Enti locali”, il riconoscimento è stato assegnato al Comune di Rosignano Marittimo in Toscana per la gestione condivisa di un centro dedicato ai bisogni degli anziani, mentre una menzione speciale è stata attribuita al Comune di Trento. Nella sezione “Idee”, il Comune di Marsciano è stato premiato per il progetto “Patti per Fersinone”, volto alla cura e gestione condivisa di aree verdi e boschive del territorio, in collaborazione con il Fondo Forestale Italiano e altre realtà associative. Menzione speciale per la città di Settimo Torinese.

Valter Stoppini, sindaco facente funzioni di Assisi, ha espresso gratitudine ai partecipanti, sottolineando che “in questi giorni abbiamo imparato che il futuro delle nostre città si costruisce tutti insieme, che la condivisione è cura e che la cura è un atto dal profondo valore politico, che si alimenta attraverso la fiducia e ha bisogno dell’impegno, della passione, delle capacità di ogni persona e dell’intera comunità”.

Visto il successo dell’iniziativa, gli organizzatori hanno annunciato che la seconda edizione del “Festival dell’Amministrazione Condivisa dei Beni Comuni” si terrà ad Assisi dal 26 al 28 marzo 2026, con l’obiettivo di approfondire i temi emersi e sviluppare nuove prospettive per la collaborazione tra cittadini e istituzioni.

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