
Omaggio all’arte e al Cantico nel luogo francescano
Inaugura domani, sabato 5 luglio alle 16.30, presso la Sala del Cantico del Santuario di San Damiano ad Assisi, la mostra “Gino Covili – Il grido delle Creature”, esposizione dedicata al grande pittore emiliano e al suo profondo legame con la figura di San Francesco d’Assisi. L’evento rientra nelle celebrazioni per l’ottavo centenario della composizione del “Cantico delle Creature”, avvenuta proprio nel luogo che ospita l’allestimento.
La mostra sarà visitabile fino al 12 ottobre 2025, in un periodo di cento giorni che accompagnerà fedeli, appassionati d’arte e visitatori in un viaggio visivo e spirituale. L’esposizione raccoglie undici opere dell’artista modenese, nove delle quali ispirate direttamente al Cantico, oltre a due dipinti emblematici: La predica agli uccelli e L’ultimo saluto. Quest’ultima fa parte della collezione permanente del santuario ed è stata donata nel 1994 dai Frati Minori in occasione di una precedente esposizione.
La scelta del Santuario di San Damiano non è casuale. È qui che Francesco d’Assisi scrisse il celebre inno alla creazione nel 1225. In questo luogo sacro e suggestivo, l’arte di Covili torna a dialogare con la spiritualità francescana attraverso un linguaggio pittorico che ha saputo fondere espressione laica e tensione mistica. Il progetto nasce dalla collaborazione tra la famiglia Covili e la comunità dei Frati Minori, in particolare con fr. Mauro Botti, guardiano del santuario.
L’opera di Gino Covili, scomparso nel 2005, è radicata nel territorio dell’Appennino modenese, a Pavullo nel Frignano, dove ha vissuto e lavorato tutta la vita. La pittura per lui è stata una forma di resistenza e preghiera, soprattutto nel periodo in cui il figlio Vladimiro fu gravemente ferito. Proprio da quel dolore, nel 1992, nasce il ciclo pittorico Francesco, composto da 82 tele. Undici di queste saranno esposte ad Assisi per l’occasione.
Curata con la consulenza scientifica di fr. Saul Tambini, responsabile per i beni culturali della Provincia Serafica di San Francesco, e della storica dell’arte Donatella Vaccari, la mostra intende offrire non solo una panoramica dell’opera dell’artista, ma anche una riflessione profonda sull’attualità del messaggio francescano. L’iniziativa è promossa dal Santuario di San Damiano e dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di San Francesco.
Il programma inaugurale prevede, dopo i saluti delle autorità e dei curatori, una visita guidata alla mostra alle ore 18. Seguirà la preghiera dei Vespri con adorazione eucaristica nella chiesa del santuario. A chiusura, alle ore 20, nella piazzetta antistante, il concerto dell’ensemble vocale Armoniosoincanto, diretto dal maestro Franco Radicchia, proporrà laudi medievali tratte dal Laudario di Cortona del XIII secolo, in un evento intitolato Amore nel conforto divino.
L’intera esposizione, che si estenderà per tre mesi, sarà accompagnata da iniziative collaterali volte ad approfondire i temi della spiritualità francescana e dell’espressione artistica contemporanea, in un intreccio di fede, memoria e impegno civile. L’obiettivo dichiarato è offrire una nuova chiave di lettura dell’opera di Covili, artista capace di restituire, attraverso la potenza delle immagini, il dramma e la bellezza del vivere, la fragilità dell’uomo e la forza del creato.
Nel cuore dell’Umbria, tra le pietre intrise di silenzio e preghiera del santuario, la pittura di Covili si fa voce delle creature, nel solco tracciato da Francesco, testimone e poeta dell’armonia universale. Una mostra che non solo celebra l’arte, ma rinnova l’invito a contemplare il mondo con lo sguardo limpido di chi ancora sa stupirsi del mistero e della vita.
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