
Il 13 aprile al Piccolo Teatro degli Instabili, poesia e invocazione di pace
Lo spettacolo “Stato d’assedio” di Mahmud Darwish, interpretato da Lino Musella, chiuderà la Stagione Teatrale 2024/25 del Piccolo Teatro degli Instabili. L’appuntamento è fissato per domenica 13 aprile alle ore 21:15, a seguito dello spostamento dalla data inizialmente annunciata (12 aprile). L’evento, fuori abbonamento, si inserisce nella programmazione “Gli Strumenti umani”, diretta da Fulvia Angeletti.
Il testo di Darwish – poeta e giornalista palestinese scomparso nel 2008 – fu scritto nel gennaio 2002 durante l’assedio militare israeliano a Ramallah, città in cui l’autore risiedeva. Le sue parole, pronunciate in versi, raccontano la condizione dell’assediato, estendendosi oltre la cronaca per riflettere sul senso del luogo, della storia, dell’identità. In “Stato d’assedio” il poeta rifiuta l’interpretazione politica corrente e cerca un linguaggio estetico che restituisca l’umano all’interno di un contesto di conflitto.
Lino Musella, volto noto del teatro e del cinema italiani, è ospite abituale del Piccolo Teatro degli Instabili. Ha già collaborato con la struttura in due produzioni originali: “PPP – Vita attraverso” nel 2019 e “Caduto da sempre” nel 2022, entrambe ispirate alla figura di Pier Paolo Pasolini. Con “Stato d’assedio”, l’attore ritorna ad Assisi per un appuntamento che unisce teatro e impegno civile.
Il senso della serata trova fondamento nel titolo dell’intera stagione: “Gli Strumenti umani”. In questo contesto, la poesia viene posta come strumento di resistenza, elemento in grado di superare la contingenza, offrendo uno spazio di riflessione. La voce dell’artista si unisce così a un’invocazione collettiva di pace, non retorica ma concreta, capace di coinvolgere direttamente pubblico e scena.
In coerenza con questa impostazione, Lino Musella ha scelto di devolvere il proprio cachet allo scopo solidale di sostenere il progetto “Life for Gaza”, finalizzato all’acquisto di un’ambulanza da destinare alla popolazione palestinese. Durante la serata sarà possibile ricevere materiale informativo sull’attività dell’associazione e sulle modalità per effettuare donazioni.
“Stato d’assedio” non propone una narrazione lineare né una messa in scena tradizionale. La struttura del testo si fonda su una riflessione continua sul ruolo della parola poetica, sulla difficoltà dell’esistenza quotidiana in condizioni di assedio, e sulla necessità di affermare l’identità personale attraverso il linguaggio. Darwish non si limita a descrivere l’oppressione fisica, ma interroga la condizione del vivere sotto costrizione, aprendo uno spazio per l’elaborazione poetica del conflitto.
Il Piccolo Teatro degli Instabili, situato in Via Metastasio 18 ad Assisi, ospita così un evento che si pone al confine tra arte e impegno. La direzione di Fulvia Angeletti ha inteso chiudere la stagione con un’opera che non cerca il consenso attraverso emozioni immediate, ma che chiede attenzione e ascolto. La scelta di proporre il testo di Darwish corrisponde alla volontà di inserire il teatro in un discorso più ampio, in cui cultura, cittadinanza e attualità si incontrano.
Lo spostamento della data – da sabato 12 a domenica 13 aprile – è stato necessario per ragioni organizzative. Il teatro ha confermato che tutti i biglietti già prenotati restano validi. L’inizio dello spettacolo è previsto per le 21:15. I biglietti sono acquistabili online su liveticket.it/teatroinstabili oppure prenotabili tramite telefono o WhatsApp al numero 333 7853003. È possibile richiedere informazioni anche via email all’indirizzo info@teatroinstabili.com o consultare il sito www.teatroinstabili.com.
La serata si inserisce nel quadro di una stagione che ha cercato di offrire strumenti di lettura della realtà contemporanea attraverso la drammaturgia. La chiusura affidata a Musella intende ribadire la funzione del teatro come luogo di interrogazione e non di consolazione. L’interprete, attraverso i versi di Darwish, restituisce voce a una condizione storica e umana altrimenti relegata all’informazione o alla cronaca.
Il testo poetico – concepito durante un vero assedio militare – viene trasposto in scena come atto di testimonianza. Ma più ancora che raccontare una vicenda specifica, “Stato d’assedio” interroga le modalità con cui si può continuare a parlare di umanità, giustizia, identità, laddove l’esperienza concreta sembra negarle. La poesia, nel testo, non è ornamento ma necessità: è il mezzo con cui si può ancora parlare, scrivere, respirare.
L’evento non ha carattere celebrativo. Non è spettacolo nella forma classica, né evento commemorativo. È una dichiarazione, una posizione, un esercizio di resistenza linguistica. In questo senso, la serata del 13 aprile rappresenta il tentativo di affermare che l’arte può ancora avere una funzione attiva nel discorso pubblico.
Il sostegno a Life for Gaza, inoltre, collega in modo diretto la dimensione artistica e quella solidale. La donazione del cachet da parte dell’artista, assieme alla raccolta fondi in sala, mira a generare un impatto concreto. Non si tratta solo di testimoniare, ma anche di agire. Il teatro si pone così come spazio dove parola e azione si richiamano.
Con “Stato d’assedio”, la Stagione Teatrale 2024/25 del Piccolo Teatro degli Instabili si chiude con un appuntamento che è insieme poetico, civile, collettivo. Una chiusura che guarda al presente senza illusioni, ma con una volontà dichiarata di partecipazione.
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