
Il vescovo di Assisi denuncia, avviate verifiche sul caso
La Procura di Perugia ha avviato accertamenti dopo la denuncia presentata dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, in merito alla vendita online di una presunta reliquia del beato Carlo Acutis. Il corpo del giovane, che sarà proclamato santo nel mese di aprile, è custodito presso il Santuario della Spogliazione ad Assisi.
L’annuncio dell’asta ha destato allarme tra le autorità ecclesiastiche, spingendo il vescovo a segnalare immediatamente l’accaduto. La denuncia, presentata contro ignoti, è stata inoltrata alla Procura, dove il procuratore capo Raffaele Cantone ha disposto verifiche per risalire ai responsabili della vendita e accertare l’autenticità dell’oggetto in questione.
Monsignor Sorrentino, interpellato sulla vicenda, ha espresso profonda preoccupazione, sottolineando la gravità di un gesto che colpisce la devozione verso Carlo Acutis, il giovane informatico scomparso nel 2006 e divenuto simbolo della fede digitale. La diocesi, ha aggiunto il vescovo, è determinata a fare chiarezza sull’accaduto per tutelare il rispetto della figura del beato e impedire abusi legati al culto delle reliquie.
L’indagine avviata dalla Procura mira a individuare la piattaforma su cui è comparsa l’inserzione e a risalire a chi ha tentato di commercializzare l’oggetto. Saranno esaminati i dettagli dell’annuncio, eventuali transazioni e i contatti coinvolti. In casi simili, la Chiesa ha più volte ribadito l’inammissibilità della vendita di reliquie, considerata un atto contrario ai principi religiosi e passibile di sanzioni canoniche.
La figura di Carlo Acutis, giovane appassionato di informatica e devoto all’Eucaristia, continua ad attrarre fedeli da tutto il mondo. La sua beatificazione nel 2020 ha rafforzato il culto e l’afflusso di pellegrini ad Assisi, dove il suo corpo è esposto alla venerazione. La prossima canonizzazione renderà il suo nome ancora più noto a livello internazionale, accrescendo l’interesse attorno alla sua figura.
Le autorità ecclesiastiche, nel frattempo, invitano i fedeli alla prudenza e a segnalare eventuali episodi simili, mentre le indagini proseguono per chiarire la provenienza della presunta reliquia e fermare eventuali tentativi di speculazione sulla santità di Carlo Acutis.
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