Satellite mostra pianeta irriconoscibile, è un assassinio ambientale
“Le immagini satellitari ci mostrano un pianeta irriconoscibile, in cui mani irresponsabili si macchiano di un vero e proprio ‘assassinio’ ambientale, a svantaggio di singole popolazioni e del mondo intero”: lo ha sottolineato il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino. Che si è soffermato anche sui temi ambientali in vista del consueto appuntamento, il 27 di ogni mese, di preghiera per la pace (non è comunque previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare nell’arco della giornata) in ricordo dello storico incontro interreligioso del 1986 voluto da San Giovanni Paolo II.
Nell’invito, reso noto dalla diocesi, il vescovo spiega che mentre “uniamo ancora una volta la nostra preghiera al pianto e alla supplica che sale verso Dio dall’Afghanistan che in questi giorni vive momenti drammatici di incertezza e di violenza, impegnandoci ad aprire il cuore alla solidarietà e all’accoglienza, ascoltiamo da Haiti e da tante regioni del mondo il grido della Terra, la nostra casa comune, devastata dalla potenza distruttiva del fuoco e dell’acqua”.
“Questi fenomeni ci interpellano – prosegue monsignor Sorrentino – anche perché in gran parte, sono effetto del cambiamento climatico e della poca cura del territorio, dovuti a comportamenti individuali ma anche a condotte politiche ed economiche gravemente colpevoli”. Il presule ha quindi rilevato che “alla distruzione della vegetazione si accompagna spesso anche la morte di animali e di persone innocenti”. “Di fronte a tanta desolazione – afferma -, risuona in noi con forza il Cantico di Francesco d’Assisi, potente invito a ricordarci che tutto ciò che esiste è in profonda relazione di fraternità. A noi la responsabilità di agire di conseguenza, a partire da ogni semplice gesto quotidiano di rispetto e amore, per spezzare la logica della violenza e dello sfruttamento e generare accoglienza e pace. Preghiamo, il 27 di questo mese – conclude il vescovo – , perché si plachino, tra gli umani, i sentimenti di intolleranza, tanto più se impropriamente giustificati da motivi religiosi e rivolti a innocenti, donne, bambini”.
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