
Per il M5S un segnale forte di integrazione e inclusività
Storica elezione di Zaoin – Storica svolta nel consiglio comunale di Assisi con l’elezione di Adil Zaoin, primo rappresentante della comunità musulmana a entrare nell’assemblea cittadina. Candidato con la lista “Progressisti per Assisi”, espressione di Movimento 5 Stelle e Rifondazione Comunista, Zaoin ha ottenuto 172 preferenze, conquistando un seggio tra i banchi della maggioranza. Originario del Marocco e residente nella città da quasi trent’anni, il nuovo consigliere rappresenta un segnale concreto di integrazione e partecipazione civica in una realtà che ha fatto della convivenza e del dialogo tra religioni un elemento distintivo.
La sua elezione assume un significato simbolico rilevante, considerando il contesto storico e culturale di Assisi, universalmente riconosciuta come “città della pace”. L’ingresso di Zaoin in consiglio comunale viene interpretato come espressione di una cittadinanza sempre più plurale, dove le identità culturali e religiose convivono all’interno di un tessuto sociale coeso. Il suo successo personale alle urne riflette un riconoscimento pubblico a un percorso di impegno e presenza sul territorio.
L’elezione di Zaoin si inserisce nel quadro delle amministrative che hanno visto la riconferma del sindaco Valter Stoppini. Il primo cittadino uscente ha avuto la meglio sullo sfidante Eolo Cicogna con uno scarto di soli 474 voti, raccogliendo il 51,63% dei consensi pari a 7.527 preferenze, contro il 48,37% e 7.053 voti del candidato del centrodestra.
Il confronto elettorale è stato equilibrato: entrambi i candidati hanno vinto in 16 sezioni su 32, ma Stoppini ha fatto la differenza nel centro storico e in alcune frazioni decisive. In particolare, il distacco si è evidenziato nel capoluogo, con un vantaggio di oltre 300 voti, e nelle frazioni di Petrignano (+422), Torchiagina (+200) e Sterpeto (+140).
Al contrario, Cicogna ha registrato un risultato positivo ma non sufficiente nella sua area di maggiore consenso, Santa Maria degli Angeli, dove ha prevalso in otto sezioni con un margine limitato di 160 voti. Il risultato finale ha confermato la forza della componente civica nella coalizione guidata da Stoppini: sei dei dieci consiglieri di maggioranza provengono infatti da liste civiche, a testimonianza di un voto orientato al territorio più che ai partiti.
Diversa la situazione nel centrodestra, dove la dispersione del consenso ha avuto un ruolo determinante. La presenza di candidati legati ai partiti in liste civiche alternative ha contribuito a frammentare l’elettorato, influenzando negativamente il risultato finale.
Tra i non eletti spicca il nome di Stefano Pastorelli, già consigliere regionale. A margine della tornata elettorale, sono arrivate anche le dimissioni del segretario comunale di Forza Italia, Evian Morani. In un messaggio rivolto alla base e ai sostenitori, ha ammesso la sconfitta, sottolineando come l’impegno profuso non sia stato sufficiente.
Nel campo delle preferenze individuali, Veronica Cavallucci ha ottenuto il maggior numero di voti tra tutti i candidati, consolidando una presenza forte e radicata nel panorama politico locale. Il suo risultato personale conferma una continuità nel rapporto diretto con gli elettori.
Il nuovo assetto del consiglio comunale riflette dunque una composizione rinnovata nei volti e negli equilibri. L’elezione di Zaoin, oltre al significato simbolico, rappresenta anche l’esito concreto di un percorso politico costruito nel tempo, dentro una coalizione che ha puntato sulla pluralità e sulla rappresentanza delle diversità.
Il voto ad Assisi ha anche messo in evidenza una dinamica locale caratterizzata da una competizione serrata e da un’attenta distribuzione territoriale del consenso. Le differenze tra centro e frazioni, tra aree storicamente legate a una parte politica e zone contese, hanno determinato un risultato che premia la continuità amministrativa ma evidenzia anche l’emergere di nuove istanze.
Con questo mandato, il consiglio comunale si prepara ad affrontare una fase in cui i temi dell’inclusione, della partecipazione e della rappresentanza delle minoranze culturali potranno acquisire maggiore rilevanza. L’ingresso di Zaoin nel panorama istituzionale locale apre una pagina nuova, in cui la presenza di una voce espressione della comunità musulmana potrebbe offrire un contributo significativo al dibattito e alle politiche cittadine.
Assisi, da sempre crocevia di spiritualità e simbolo di incontro tra popoli e fedi, si ritrova ora a vivere questa vocazione anche nei propri organi elettivi, dove per la prima volta la diversità culturale si traduce in rappresentanza concreta.
L’elezione di Adil Zaoin nel nuovo consiglio comunale di Assisi rappresenta, secondo la deputata Emma Pavanelli, un passaggio storico e simbolicamente rilevante non solo per la città umbra, ma per l’intero Paese. La conferma dell’elezione del primo consigliere comunale di origini straniere e fede musulmana fra le fila del Movimento 5 Stelle rafforza il risultato positivo conseguito dalla coalizione progressista di centrosinistra, già testimoniato dalla vittoria del sindaco Valter Stoppini.
In una realtà profondamente legata alla sua dimensione religiosa e spirituale, la presenza di Zaoin nel consesso cittadino viene letta come segnale evidente della capacità della comunità assisana di andare oltre i pregiudizi, abbracciando valori di dialogo, convivenza e rispetto reciproco. Per la parlamentare umbra del M5S, la partecipazione attiva di un cittadino di diversa origine culturale e religiosa, premiata anche al di là del voto della propria comunità, costituisce un esempio concreto di integrazione riuscita.
Secondo quanto riportato nella nota ufficiale, l’elezione di Zaoin non si esaurisce in un dato elettorale, ma acquista un significato politico e sociale profondo: indica una direzione verso cui muoversi, in cui la rappresentanza politica non solo accoglie, ma valorizza la diversità come elemento fondativo di una società più equa e inclusiva. La sua figura, sottolinea Pavanelli, è testimonianza di come il pluralismo religioso, vissuto nel quadro del reciproco riconoscimento, possa fungere da ponte tra culture, invece che da barriera.
Storica elezione di Zaoin
La vittoria di Zaoin, in questo senso, incarna una visione di politica come servizio alla collettività, orientata alla tutela dei diritti dei più fragili, alla promozione dei principi costituzionali e alla costruzione di un tessuto sociale coeso. Il suo ingresso nel consiglio comunale è visto come una tappa significativa nella trasformazione della rappresentanza democratica locale, in linea con gli ideali del Movimento 5 Stelle.
Nella città che ospita la tomba di San Francesco, la presenza di un rappresentante musulmano nel governo locale rappresenta un simbolo forte di apertura e accoglienza, capace di generare un impatto che supera i confini geografici del comune umbro. La vicenda di Zaoin viene così inquadrata come esempio emblematico di un’Italia che cambia, che si evolve, che riconosce il valore della partecipazione attiva e che promuove un modello di cittadinanza plurale, fondato sull’inclusione autentica.
A CALDO LE SUE PAROLE
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