
Ad Assisi un cammino di memoria per Fabrizio Catalano
Vent’anni dopo la scomparsa di Fabrizio Catalano, la sua famiglia torna nei luoghi dove si persero le sue tracce per un nuovo, intimo momento di memoria. Il 21 luglio 2025, nel giorno esatto in cui il giovane torinese si dissolse nel nulla durante un soggiorno ad Assisi per seguire un corso di musicoterapia, l’Associazione “Cercando Fabrizio e…” darà avvio a un cammino lungo gli itinerari più significativi della sua vicenda.
Il percorso commemorativo partirà domenica 20 luglio da Assisi e si concluderà il 28 luglio a Girifalco, paese d’origine della madre Caterina Migliazza. Otto giorni di raccoglimento, silenzio e raccoglimento spirituale, vissuti dai genitori Caterina ed Ezio come una forma di vicinanza al figlio scomparso, sui sentieri dove tutto ebbe inizio.
Fabrizio Catalano era un ragazzo di diciannove anni, iscritto al secondo anno del corso di musicoterapia presso la Cittadella di Assisi, quando improvvisamente se ne persero le tracce. Da allora, la sua famiglia non ha mai smesso di cercarlo. Nello stesso luogo in cui nel 2005 furono rinvenuti prima la sua sacca e poi, sette mesi dopo, la sua chitarra, si svolgeranno momenti di sosta e preghiera, con suppliche rivolte a San Francesco affinché illumini il cammino del ritorno.
L’iniziativa non è solo una marcia del cuore ma anche una manifestazione concreta della speranza che resiste. La madre di Fabrizio, oggi presidente dell’associazione “Cercando Fabrizio e…”, ha scelto di vivere questo anniversario in maniera riservata e raccolta. Lo fa portando con sé il peso di due decenni di attesa, ma anche il desiderio di far conoscere Fabrizio alle nuove generazioni della famiglia, come i suoi nipoti, che non l’hanno mai incontrato ma chiedono di ascoltare la sua musica e conoscere la sua storia.
La stessa speranza che tiene viva la memoria di Fabrizio anima il Premio Letterario Nazionale “Caro Fabrizio ti racconto…”, giunto alla decima edizione. La classifica dei racconti vincitori verrà pubblicata online proprio il 21 luglio sul sito dell’associazione. Si tratta di un concorso dedicato alla figura del ragazzo scomparso, che negli anni ha coinvolto persone di ogni età e provenienza, offrendo uno spazio di espressione attraverso parole, illustrazioni e poesie.
Il premio prevede due sezioni distinte: la prima invita a scrivere a Fabrizio come a un fratello, un amico, un figlio, raccontandogli momenti di vita o rivolgendosi direttamente a lui con pensieri e riflessioni. La seconda, intitolata “Fabrizio inizia ed io concludo”, permette invece ai partecipanti di proseguire un racconto che il giovane scrisse all’età di 16 anni, rimasto incompiuto. Un gesto che vuole essere più di un semplice esercizio letterario: un abbraccio narrativo che tenta di ricucire con l’immaginazione ciò che il destino ha interrotto troppo presto.
La cerimonia ufficiale di premiazione è fissata per il 29 novembre a Collegno. Sarà un’occasione per riunire famiglie, partecipanti e sostenitori del lungo cammino intrapreso dall’associazione, che da vent’anni non smette di promuovere azioni di sensibilizzazione sul dramma delle persone scomparse.
Secondo l’ultima relazione del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, sono oltre 100.000 i casi ancora irrisolti in Italia dal 1974 al 31 dicembre 2024. Dietro ogni nome, ogni numero, esiste una rete di affetti, di vite sospese, di genitori, figli, fratelli e amici che non si arrendono.
La vicenda di Fabrizio rappresenta un emblema di questo dolore collettivo, ma anche un esempio di resilienza che ha saputo trasformare l’assenza in azione. L’Associazione “Cercando Fabrizio e…” ha costruito negli anni una rete fatta di sostegno, condivisione, impegno culturale e ascolto, offrendo uno spazio di elaborazione a chi vive lo stesso strazio del “non sapere”.
Ogni iniziativa – dal cammino ad Assisi fino al concorso letterario – è pensata per custodire il ricordo, tenerlo vivo, farlo vibrare attraverso parole, gesti e silenzi. È una forma di presenza che si oppone all’oblio, che cerca nel contatto umano e nella spiritualità un modo per colmare l’assenza.
In questo ventennale carico di significato, la famiglia Catalano si rimette in cammino con discrezione ma anche con la forza che deriva dall’amore incrollabile per un figlio che manca, ma che continua a essere parte di ogni istante. Lungo i sentieri di Assisi, tra i boschi e le strade che Fabrizio amava, risuoneranno ancora i suoi passi, accompagnati dal suono immaginato di quella chitarra ritrovata, simbolo della sua passione e della sua anima gentile.
Fabrizio non è stato dimenticato. In ogni parola scritta dai partecipanti al concorso, in ogni pensiero condiviso, nei chilometri percorsi da Caterina ed Ezio, c’è il desiderio profondo che il ragazzo torni un giorno a casa. E c’è soprattutto un messaggio forte e semplice: l’amore non scompare. Resta, si trasforma, continua a camminare.
Commenta per primo