
Il candidato del centrosinistra chiarisce il legame con Proietti
di Marcello Migliosi – Il candidato sindaco di Assisi per il centrosinistra, Valter Stoppini, interviene per chiarire la propria posizione nei confronti della presidente della Giunta Regionale, Stefania Proietti, ex prima cittadina della città serafica. Il tema del rapporto tra amministrazione comunale e regionale è cruciale per la strategia politica del centrosinistra, soprattutto in vista della tornata elettorale che definirà la nuova guida del Comune.
Stoppini ha voluto fugare ogni dubbio riguardo all’autonomia della sua candidatura e, allo stesso tempo, ha sottolineato l’importanza di una collaborazione sinergica con la Regione. Secondo il candidato, mai prima d’ora nella storia di Assisi si era verificata una coincidenza politica tra il vertice regionale e quello comunale, entrambi di centrosinistra. Una condizione che, ha sottolineato, rappresenta un’occasione storica da non disperdere.
Il riferimento alla presidente Proietti non si esaurisce nella rievocazione del passato amministrativo comune, ma diventa un tassello del programma di Stoppini, orientato a costruire una continuità istituzionale capace di portare a compimento progetti fondamentali per la città. Tra questi, è stato menzionato l’intervento infrastrutturale della pista ciclabile che da Bastia avrebbe dovuto estendersi fino al ponte San Vetturino, ai piedi della Basilica di San Francesco.
Stoppini ha segnalato come i lavori si siano interrotti proprio nel territorio bastiolo a causa delle dinamiche elettorali, con una giunta locale che – a suo dire – godeva dell’appoggio diretto del centrodestra regionale. Il candidato ha rimarcato che, al contrario, la presidente Proietti non avrebbe ostacolato un’opera destinata a valorizzare uno dei principali siti turistici e religiosi dell’Umbria.
Valter Stoppini blinda Proietti
Nel suo intervento, Stoppini ha quindi ribadito che la presenza di una figura di riferimento come Proietti alla guida della Regione non rappresenta un’ombra sulla sua candidatura, bensì un’opportunità per costruire un’azione amministrativa coesa. “Chiunque, in qualità di sindaco, si avvarrebbe del sostegno istituzionale del presidente della Regione” – ha precisato, indicando tale collaborazione come un elemento imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi previsti per il rilancio di Assisi.
Pur riconoscendo l’esperienza e il ruolo determinante di Proietti nell’avvicinarlo alla politica, Stoppini ha tenuto a evidenziare il percorso personale che lo ha condotto alla candidatura. Dalle parole del candidato emerge un riconoscimento del valore della squadra che si è formata negli ultimi anni all’interno dell’area progressista, composta da persone che hanno maturato esperienze diverse prima di entrare nel mondo istituzionale.
Valter Stoppini blinda Proietti
Stoppini ha citato il proprio passato nella Polizia di Stato e ha ricordato i profili eterogenei di coloro che oggi fanno parte del progetto politico condiviso. In questo senso, il candidato ha tracciato un’identità collettiva fatta di storie differenti, unite dalla volontà di offrire un governo cittadino solido e coerente con le politiche regionali. Nessun intento, dunque, di presentare la presidente Proietti come una figura commissariale del Comune, bensì il riconoscimento di una interlocutrice privilegiata per implementare politiche convergenti.
La dichiarazione arriva in un momento delicato della campagna elettorale, in cui le polemiche interne e le strumentalizzazioni rischiano di distogliere l’attenzione dai temi concreti. Per questo Stoppini ha voluto mettere nero su bianco il quadro della futura relazione istituzionale, chiarendo ruoli e competenze. Al centro, resta il nodo della programmazione strategica per la città, in particolare per le infrastrutture, la mobilità sostenibile e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Il messaggio che il candidato ha voluto lanciare è quello di un’amministrazione in grado di dialogare con le altre istituzioni, facendo leva sull’allineamento politico per ottenere risultati tangibili. L’esempio della pista ciclabile, lasciata incompleta a causa di scelte politiche diverse, viene dunque utilizzato come monito per sottolineare i vantaggi di una filiera istituzionale coerente.
Stoppini conclude ribadendo che non intende rinunciare al supporto della Regione, e che anzi considera tale sinergia un dovere nei confronti della cittadinanza. In questa visione, la candidatura non si configura come una prosecuzione passiva dell’esperienza Proietti, ma come un passo in avanti verso una governance che integra competenze e visioni complementari.
Assisi, dunque, si prepara a un possibile allineamento politico senza precedenti tra Comune e Regione. L’elettorato sarà ora chiamato a valutare se questa prospettiva rappresenti una garanzia di efficacia amministrativa o un rischio di sovrapposizione politica.
Commenta per primo