Depuratore inesistente Palazzo e Tordibetto di Assisi, richiesta di rimborso

Per le zone di Tordibetto e di Palazzo è stata tolta l'aliquota per il contributo di depurazione

Scuola, Assessore Travicelli, aperte iscrizioni ai servizi mensa e trasporto

Depuratore inesistente Palazzo e Tordibetto di Assisi, richiesta di rimborso

da Claudia Maria Travicelli (Capogruppo – Consigliere Comunale Assisi)
Stanno arrivando in questi giorni agli utenti del nostro territorio le fatture di Umbra Acque. Per le zone di Tordibetto e di Palazzo è stata tolta l’aliquota per il contributo di depurazione in quanto la società ha convenuto che tale aliquota non doveva essere corrisposta poiché il collettore fognario è inesistente e l’opera in corso di appalto.

Inoltre entro 120 giorni dall’invio della richiesta di recupero delle somme versate in quota depurazione quelle persone che hanno fatto ricorso avranno la bolletta uguale a zero fino al ripiano delle somme dovute.

Infatti la sentenza della Corte Costituzionale N.335 del 15/10/2008 in cui si stabilisce che: gli utenti collegati alla pubblica fognatura non serviti da impianti di depurazione (perché assenti o temporaneamente inattivi) non sono tenuti al pagamento della tariffa di depurazione, tuttavia a tutti gli utenti di Palazzo e Tordibetto di Assisi sono continuate ad essere addebitate in bolletta “la componente di depurazione”, calcolata a secondo delle fasce in base al consumo idrico.

Come più volte ribadito si tratta di denaro non dovuto che invece da anni i nostri residenti hanno continuano a pagare. Umbra Acque S.p.A. inizialmente attenendosi al D.M. del 30/09/2009, pubblicò nel proprio sito un elenco degli utenti allacciati alla pubblica fognatura, ma non serviti da impianti di depurazione.Tale elenco con i codici di servizio degli utenti stessi, i quali potenzialmente potevano chiedere il rimborso, magicamente nell’autunno del 2015 è scomparso dal sito,unitamente al modello prestampato per la richiesta del rimborso.

L’interpellanza da me presentata in Consiglio Comunale e l’Assemblea pubblica svoltasi nel mese di Marzo nel Castello di Palazzo, organizzata dal Sindaco FF Antonio Lunghi su mia sollecitazione che ha portato alla richiesta di rimborso da parte di centinaia di cittadini della zona, ha sortito un esito positivo.

Ma oltre al danno subito dai cittadini e la non trasparenza della Società ritengo che sia grave che un’opera fondamentale per mitigare l’inquinamento del fiume Chiascio, su cui convergono i fossi degli abitati di Tordibetto e Palazzo debba essere eseguita prima possibile.

Tale opera veniva già considerata prioritaria nel 2002 prima del passaggio delle competenze agli ATI e quindi ad Umbra Acque; è stata individuata come prioritaria nei POT triennali di Umbra Acque da almeno dieci anni;è stata approvata con una determina della ATI 2, la n°. 26 del 20/07/2015, utilizzando un finanziamento comunitario, reso noto in data 02/09/2015 dalla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini.

Insieme al Sindaco Antonio Lunghi vigileremo sullo stato di avanzamento dei lavori e sulla correttezza di applicazione delle tariffe. Inoltre è mio intendimento sostenere tutte quelle situazioni, presenti nel nostro territorio, in cui non esiste ancora l’allaccio al pubblico acquedotto e la pubblica fognatura non è collegata al depuratore consorziale di Costano.

Depuratore inesistente

1 Commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*