da Umberto Rinaldi
Georgia Boys Choir ad Assisi Pax Mundi, evento al vento
La nostra Assisi è città di tutti e di nessuno se non soffriamo di amnesia dimenticando il rispetto (amore) che le dobbiamo solo per aver avuto il dono d’esser nati dove son nati Chiara e Francesco.
Dunque per noi assisani, doverosamente lontani da singoli interessi o mire personalistiche ecc. ecc., mercoledì 5 scorso alle ore 21 nella Basilica Superiore si è esibito il Georgia Boys Choir di Atlanta (Usa).
Il Concerto era inserito nel calendario di Assisi Pax Mundi che si concluderà ad ottobre prossimo, mentre fin d’ora Cori dall’Inghilterra, dal Giappone, dall’Austria , dall’Italia (gratuitamente!!!)… arriveranno nel nome di Francesco solo sollecitati per il fatto di poter venire ad Assisi, questa nostra minuscola cittadina che ha la “fortuna” di essere conosciuta e ammirata in tutto il mondo ben al di sopra di altre città storiche seppur culturali.
Il Coro georgiano, composto da bambini voci bianche (solo maschi ovviamente altrimenti non sarebbero voci bianche) e giovani adulti probabilmente excantori bambini, si è presentato sfilando ordinatamente in Basilica cantando, accompagnato dal suo organista. Arrivato davanti all’altare ha avuto inizio il concerto dal programma variato per autori e epoche, dall’origine del nostro canto alla musica contemporanea, attraversando i secoli della storia della musica e compositori di diversa nazionalità, Tallis, Palestrina, Martini, Albinoni… canti americani.
La qualità rilevante oltre l’ammirevole direzione era la vocalità che arditamente svettava dal suono più acuto al fortissimo al pianissimo e di perfetta intonazione. Una elevata lezione di canto corale per chi soprattutto lo pratica, forse una sincera riflessione di autocritica. In verità chi nell’arte e in particolare nel canto può autodefinirsi “arrivato”?
Il pubblico, in stragrande maggioranza ospite e forse nessun autoctono, ha ringraziato con sincero entusiasmo di ammirazione. Ma una domanda nasce spontanea: chissà perché gli assisani si destano e muovono l’atavica diffidente pigrizia solo se ci sono inviti obbligati e annunci strombazzati ai quattro venti… che poi invece… Si spera sempre che il buon gusto e il libero saper=voler scegliere il Meglio possa progredire nonostante venti contrari.
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