
Calendimaggio, 3-4-5-6 maggio, parti al lavoro nelle sedi
Da Lorenzo Capezzali
ASSISI – 3-4-5-6 i giorni di maggio 2017 per la celebrazione del Calendimaggio. Rioni al lavoro e sedi occupate da tempo per preparar programmi di piazza, sfilate, bandi, scene, cori, ambientazioni sceniche e coreografiche, abbellimento dell’acropoli con le bandiere tipiche dei quartieri dei Mammoni e della Torre già dalle Rocche e sulle torri che cingono la città dalla parte bassa e quella alta. Siamo nel mese del fervore dei partaioli e dei responsabili della varie sezioni di lavoro sia in De Sopra che in De Sotto. Al tramonto è facile imbattersi nel rullio prova dei tamburini, come nella simulazione di alcune scene nei vicoli e scalinate, orti e piazze.
Insomma, un brulicare di avvenimenti prima di arrivare ai fatidici giorni dei primi di Maggio quando tutto corre sul filo della contesa sentita ma pura delle Parti in piazza. Le origini del Calendimaggio si perdono nel tempo e si riallacciano a consuetudini pagane per festeggiare il ritorno della primavera e quindi il rinnovarsi della vita, un inno all’amore e alla ritrovata voglia di vivere dopo i rigori dell’inverno. Si ballava, si beveva, si cantava. I resti poetici venivano recitati per rendere omaggio alla stagione dei fiori.
Cronache antiche e documenti attestano come nella sua vita giovane Francesco eccellesse nella composizione di poesie da ballo e di canti. Sedi aperte, dunque, e la voce del tamburino, Mattia Pastorelli, esemplifica il momento del gruppo nel preparare a dovere l’esibizione nel confronto con la Parte de Sopra, vincitrice dell’edizione scorsa che la Parte de Sotto intende ricambiare con la conquista del Palio 2017.
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